Ultime aggiunte alla Manovra: spuntano la tassa sui Suv e nuove norme su Equitalia
Alle 15 di oggi il Consiglio dei Ministri si riunirà per varare la maxi-manovra da 47 miliardi. Su alcuni punti della bozza, però, pare che l'esecutivo abbia avuto più di qualche ripensamento. Il provvedimento sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne subisce un rinvio: il raggiungimento dei 65 anni necessari per poter andare in pensione scatterà infatti dal 2030 e non dal 2020 com'era stato precedentemente proposto.
Anche il preventivato innalzamento dell'Iva di un punto percentuale per le due aliquote più basse (10% e 20% ) subirà uno slittamento, dato che il provvedimento fa parte della bozza di riforma del fisco e non della manovra.
NUOVE NORME SU EQUITALIA- Da alcune indiscrezioni trapelate, pare poi che in manovra troveranno spazio altri provvedimenti. Prevista una serie di norme che regolino il rapporto tra Equitalia e i contribuenti a vantaggio di questi ultimi. Nello specifico, il contribuente non perde il diritto alla rateazione in caso di mancato versamento non superiore all'1% del debito ed entro un massimo di 100 euro; viene poi eliminato l'obbligo della procedura esecutiva mobiliare. Passano da 120 a 240 i giorni necessari per l'esecuzione immobiliare . Stop anche alla riscossione coattiva delle cosiddette quote latte.
ALTRE NORME- Previste anche una tassa sui Suv e sulle macchine di cilindrata medio alta (potenza che supera i 125 chilowattora); sanzioni da 20 a 50mila euro e reclusione da 3 a 6 anni per chi opera nel mercato delle scommesse e non è in regola con la licenza; prevista infine una mini-sanatoria sulle liti fiscali pendenti al 1° maggio 2011 dell'ammontare complessivo non superiore ai 20mila euro. Sarà invece del 35% la tassa sulle attività di trading speculativo svolte dalla banche, mentre sulle transazioni finanziarie, eccezion fatta per i titoli di Stato, ci sarà un'imposta di bollo pari allo 0,15%.
LE REAZIONI- Per la manovra c'è molta attesa, ma anche molta apprensione. "Non c'è dubbio che chi prende delle decisioni oggi sulla situazione economica si prende delle responsabilità anche per domani"- ha sentenziato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Molto dura invece Susanna Camusso. Il segretario della Cgil ha bollato la bozza come un provvedimento di carattere recessivo: "Siamo molto preoccupati– ha dichiarato- dell'impatto della manovra sul Paese, recessiva per la difficoltà di ripresa dell'attività e dell'occupazione e la bassa crescita che provocherà un continuo inseguimento del debito". La Camusso ha quindi annunciato una mobilitazione. Anche le associazioni dei consumatori sono molto preoccupate per il varo del provvedimento che, in maniera concorde, definiscono "una stangata". Secondo Federconsumatori e Adusbef, le nuove norme valgono 729 euro a famiglia, e peseranno soprattutto sui pensionati e sui dipendenti pubblici.