Uffizi, riapre il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe: un tesoro unico di storia e arte
Lunedì 15 febbraio in una conferenza stampa presso la Biblioteca degli Uffizi di Firenze è stata annunciata la riapertura al pubblico, entro giugno, del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe: un archivio che conserva oltre 150 mila opere che ogni anno vengono richieste da più di mille studiosi provenienti da tutto il mondo, e che fin'ora non aveva uno spazio per essere adeguatamente conservate e valorizzate. A partire dalla prossima estate il Piano Nobile dell'edificio vasariano riaprirà al pubblico degli studiosi e degli appassionati con uno spazio nuovo, ampliato e dotato di tecnologie all'avanguardia per la consultazione di una delle raccolte grafiche più importanti della storia.
Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe è un dipartimento degli Uffizi dedicato alle arti grafiche: si tratta di una delle raccolte più importanti al mondo in questo settore, con circa 150 mila opere, datate dalla fine del Trecento al XX secolo. La parte più consistente della collezione è legata alla scuola toscana, e il solo Cinquecento è rappresentato da ben diecimila fogli. Tra i grandi nomi figurano i geni del Rinascimento, da Leonardo da Vinci a Michelangelo e Raffaello, insieme ai pilastri del manierismo come Pontormo, Andrea del Sarto e Bronzino. Tra i non fiorentini Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Tiziano, Dürer, Parmigianino, Rembrandt, van Dyck, Annibale Carracci e Gian Lorenzo Bernini. Fra le stampe più pregiate e famose senz'altro il "Paesaggio con fiume" di Leonardo, l'"Allegoria Macabra" di Rosso Fiorentino e due schizzi di Tiziano, il "Ritratto di giovane donna" e l'"Adorazione dei pastori".
I lavori di ampliamento e riqualificazione hanno riguardato l'ala orientale degli Uffizi, che a partire dalla metà dell'Ottocento ha accolto l'Archivio storico delle Arti. Dopo la seconda guerra mondiale lo spazio superiore è diventato la sala di Botticelli che vediamo ancora oggi, mentre la parte inferiore ha ospitato la sala di consultazione dell'Archivio di Stato fino al 1988, quando l'Archivio viene trasferito in piazza Beccaria. Oggi, con un intervento comprendente restauro e trasformazione funzionale, la riorganizzazione degli spazi favorirà migliori condizioni per la lettura e lo studio dei fogli: un ampliamento epocale, fortemente voluto dalle istituzioni e sostenuto anche da associazioni private come la Fondazione no profit Friends of Florence, che ha contribuito al progetto con 368 mila euro sul totale di un milione di euro.
250 metri quadrati in più, con 20 postazioni attrezzate per offrire al numeroso pubblico di studiosi italiani e stranieri un ambiente più consono all’attività di ricerca. Il progetto della nuova sala studio è di Antonio Godoli (Direttore Dipartimento architettura e allestimenti museografici degli Uffizi) coadiuvato da Nicola Santini per gli aspetti di architettura degli interni, da Pier Paolo Taddei per gli arredi e da Antonio Russo e Claudia Gerola per la realizzazione tecnica e amministrativa. A fine operazione, quando cioè la nuova sala-studio diverrà operativa, è prevista anche la risistemazione degli spazi inerenti la direzione, l'archivio e gli uffici del Gabinetto Disegni e Stampe. Marzia Faietti, Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi, in conferenza stampa ha affermato:
Negli anni futuri il compito che ci prefiggiamo è quello di promuovere lo studio e la ricerca sui materiali grafici secondo due direzioni principali, la prima delle quali è quella della consultazione in loco, la seconda, invece, riguarda la possibilità di accedere alle collezioni di grafica estesa a quanti siano interessati (e anche a coloro che al momento pensano di non esserlo) attraverso la digitalizzazione delle immagini e la schedatura on line dei disegni, avviate da qualche tempo con il progetto Euploos. Un intreccio intenzionale ed equilibrato tra i due diversi approcci, quello sul campo e quello a distanza, quest'ultimo inteso anche come primo criterio selettivo per guidare la successiva consultazione in sede, che si auspica possa concorrere a comprendere, in tutta la sua potenziale capacità di stimolare conoscenze, riflessioni e ispirazioni artistiche, lo straordinario fondo di disegni e stampe affidato alla nostre cure.