Ucraina, l’opposizione occupa il Ministero della Giustizia
Olena Lukash, ministro della Giustizia ucraino, ha lanciato stamattina un àut àut ai manifestanti che, da ieri, hanno occupato la sede del ministero, nel centro di Kiev, spiegando che il governo potrebbe presto imporre lo stato di emergenza. Il ministro – che sta partecipando a una mediazione tra gli oppositori e il presidente Viktor Yanukovich, ha affermato che i colloqui non potranno proseguire finché i manifestanti non abbandoneranno l'edificio, all'interno del quale hanno fatto irruzione ieri sera ignorando il cordone di polizia all'ingresso che, a sua volta, poco o nulla ha fatto per impedire l'occupazione. Nel giro di poche ore all'esterno dell'edificio è stata eretta una barricata con sacchi riempiti di neve ed altro materiale di scarto. All'interno, invece, sarebbero stati allagati i pavimenti che, a causa delle temperature gelide, si sono trasformati ben presto in lastre di ghiaccio dalle quali le forze di sicurezza si sono tenute alla larga. "Sarò costretta a chiedere al presidente ucraino di interrompere i colloqui se l'edificio non viene liberato immediatamente", ha avvisato la Luikash. E se i manifestanti non sgombereranno l'edificio, ha aggiunto che chiederà al Consiglio di Sicurezza Nazionale di valutare "se imporre lo stato di emergenza in tutto i Paese".
Il quadro è dunque drammatico ed il rischio di una guerra civile si fa di giorno in giorno più concreto dopo che i leader dell'opposizione, incalzati dal presidente Viktor Yanukovich, hanno rifiutato di entrare a far parte del governo chiedendo, invece, di andare immediatamente alle elezioni.