Ucraina, entrato il convoglio umanitario russo. Kiev accusa: “Invasione diretta”
32 dei circa 280 camion del convoglio umanitario russo destinato alle popolazioni civili dell'Ucraina orientale. “Un’invasione diretta” secondo il capo dei servizi segreti ucraini Valentin Nalyvaichenko, che sostiene come il convoglio sia stato inviato a Lugansk. in territorio ucraino senza l'accordo di Kiev e sostiene che i camion di aiuti siano guidati da uomini dell'esercito russo addestrati a guidare veicoli da combattimento. Dura condanna anche dal ministro degli Esteri ucraino che ha definito l'accaduto "una flagrante violazione dei più importanti principi delle leggi internazionali" da parte della Russia. In effetti i convogli sono partiti senza l’ok della Croce Rossa sulle garanzie di sicurezza. Tuttavia, il Cremlino ha detto che il presidente russo Vladimir Putin è al corrente dei fatti. Gli aiuti umanitari sarebbero dovuti partire verso i territori ucraini già nei giorni scorsi, ma erano stati bloccati da Kiev proprio nel timore che la missione umanitaria potesse essere utilizzata da Mosca come copertura per un'invasione.
Mosca respinge le accuse da parte di Kiev
Ma dal Cremlino si giustificano sottolineando il fatto di aver ritenuto "insopportabile" attender oltre per l'invio degli autocarri. E’ il ministero degli affari esteri russo ad accusare Kiev di "non dare il consenso formale necessario alla Croce rossa inventando pretese sempre nuove" e di aver "incrementato nello stesso tempo gli attacchi su Lugansk e Donetsk". Inoltre, Mosca sostiene che le truppe ucraine continuano a bombardare zone residenziali attraverso le quali il convoglio dovrebbe passare, rendendo impraticabile il viaggio. Mettiamo in guardia contro ogni tentativo di bloccare la missione puramente umanitaria, che è stata preparata molto tempo fa, in un clima di totale trasparenza e in collaborazione con la parte ucraina" conclude la nota russa.