Ucraina e Russia verso la guerra, Obama chiama Putin: “Fermati”
Ore 16:00 – Durissimo anche il segretario di Stato Usa John Kerry che oggi ha rilasciato interviste a tutti i maggiori canali televisivi statunitensi: "Dalla Russia un incredibile atto di aggressione nei confronti dell'Ucraina. Quella di Putin è un'assordante scelta del tutto volontaria, che non rispetta il processo democratico interno ad una nazione sovrana".
Aggiornamento 12.50 – L'Ucraina richiama un milione di persone alle armi – Non si ferma la tensione tra Ucraina e Russia con un nuovo braccio di ferro militare tra i due Paesi. Dopo il via libera del Parlamento di Mosca allo spiegamento di forze armate in Crimea, anche il governo di Kiev ha annunciato di aver autorizzato la chiamata alle armi dei suoi riservisti, circa un milione di persone che si andranno ad aggiungere alla forza militare attiva del Paese, che conta circa 160mila unità già in stato di massima allerta. Intanto in Crimea molte forze armate ucraine circondate dalle truppe russe si preparano a dar battaglia nei pressi delle basi militari in caso di attacco. Sempre da fonti di Kiev si apprende che nella notte sono atterrati in Crimea altri sette aerei militari russi per il trasporto delle truppe e 11 elicotteri. Lo riferisce il ministro della Difesa ucraino, Igor Teniukh, aggiungendo che il comandante russo dell'operazione in Crimea è il colonnello generale Aleksandr Galkin, a capo del Distretto militare meridionale. "Siamo sull'orlo della catastrofe" ha affermato il premier del governo di transizione ucraino, Arseniy Yatsenyuk, in una conferenza stampa a Kiev in cui ha denunciato: "Di fatto è stata dichiarata guerra al mio Paese".
Continua l'escalation militare tra Ucraina e Russia in Crimea. Dopo l'occupazione degli aeroporti da parte di paramilitari filorussi, secondo il governo di Kiev sarebbero già 15 mila i soldati di Mosca che hanno invaso il territorio della repubblica autonoma di Crimea. Le truppe russe si muovono sul territorio ucraino senza resistenze dopo che il governatore locale ha dato il suo pieno appoggio a Putin, e sono frequenti le violazioni dello spazio aereo ucraino da parte di caccia russi. La presenza militare russa in Crimea è così massiccia e l'appoggio del governo locale così netto che truppe di Mosca sono entrate indisturbate in alcune basi delle forze armate ucraine portando via munizioni e armamenti. I militari ucraini vengono invitati a passare in massa dalla parte delle autorità locali filorussi o a dimettersi. Una situazione così allarmante che ha richiesto l'intervento diretto del Presidente Usa, Barack Obama, che ha telefonato direttamente a Mosca per parlare con Putin. La telefonata tra i due presidenti è durata oltre novanta minuti durante i quali Obama ha accusato Mosca di aver violato il diritto internazionale inviando truppe in Ucraina e ha chiesto al suo omologo di ritirare le forze e farle rientrare nelle basi in Crimea. Putin, invece, avrebbe ribadito che la Russia sta solo proteggendo i propri interessi e quelli della popolazione di lingua russa in Ucraina dopo la cacciata del Presidente Viktor Yanukovich.
Vertice Nato – Gli Stati Uniti hanno già minacciato un netto cambiamento nei rapporti diplomatici. Come ha spiegato il segretario di Stato americano, John Kerry, "a meno che la Russia non prenda misure immediate e concrete per far calare la tensione l'effetto sulle relazioni tra Usa e Russia e sulla posizione internazionale di Mosca sarà profondo". Anche il Canada ha richiamato il suo ambasciatore a Mosca e ha minacciato di boicottare il G8 di Sochi in programma a giugno. Intanto oggi il Segretario Generale della Nato Rasmussen ha convocato a Bruxelles un vertice straordinario degli ambasciatori Nato per discutere sulla situazione ucraina.