Ucraina: dall’inizio della crisi oltre 2000 morti, di cui 1000 in 15 giorni
Le cifre fornite oggi dall’Onu a proposito del conflitto in Ucraina sono drammatiche. Il numero dei morti nel Paese è raddoppiato in quindici giorni, salendo a 2.086 vittime da metà aprile al 10 agosto. Lo denuncia l'Alto commissariato Onu per i diritti dell'uomo che ha anche spiegato che il nuovo bilancio al 10 agosto si confronta con i 1.129 morti contati al 26 luglio e va considerato molto prudente. L’Onu ha inoltre sottolineato che tra le vittime della guerra in Ucraina ci sono anche venti bambini. Sono invece 4953 le persone rimaste ferite nel Paese, tra queste almeno 30 bambini. E le drammatiche stime dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani arrivano mentre nell’est del Paese continuano gli scontri tra le truppe di Kiev e i miliziani separatisti. Nelle ultime ore almeno undici soldati ucraini sono stati uccisi e una quarantina sono rimasti feriti. L'Alto Rappresentante Ue Catherine Ashton è pronta a organizzare un consiglio esteri Ue straordinario, sulla crisi in Ucraina ma anche su quelle in Iraq e a Gaza, già questa settimana.
Tensione per la missione umanitaria di Mosca
Intanto è massima l'attenzione e l'attività di intelligence scatenata dalla partenza di un lunghissimo convoglio russo carico, secondo quanto afferma Mosca, di aiuti umanitari destinati alle popolazioni dell'Ucraina orientale. Il convoglio non transiterà in territorio ucraino, stando a quanto ha annunciato il vicecapo dell'amministrazione presidenziale ucraina che ha spiegato che il materiale trasportato dai russi sarà caricato su mezzi della Croce rossa. Il convoglio, come precisato anche dal portavoce del Consiglio di sicurezza e difesa ucraino Lisenko, non è stato autorizzato né dalla Croce rossa né dal governo di Kiev. I camion – dice Mosca – trasportano 400 tonnellate di cereali, 100 tonnellate di zucchero, 62 tonnellate di cibo per bambini, 54 tonnellate di medicinali e materiale sanitario, 12.000 sacchi a pelo e 69 generatori di corrente.