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Ucraina, ancora scontri e morti: abbattuta la più grande statua di Lenin

La tregua appesa ad un filo dopo gli scontri armati a Donetsk che hanno causato morti e feriti. Intanto a Kharkiv nazionalisti ucraini hanno abbattuto la più grande statua di Lenin nel Paese.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante la tregua firmata ormai da settimane e il cessate il fuoco in vigore in tutta l'area, nell'Ucraina dell'Est continuano gli scontri armati tra esercito di Kiev e separatisti filorussi. Colpi di artiglieria in particolare sarebbero stati sparati nella notte attorno a Donetsk uno dei centri della rivolta filorussa, ormai circondato dalle forze militari ucraine. Secondo quanto riferisce un portavoce del ministero della difesa dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, citato dalla tv locale russa Rossia 24, reparti di Kiev avrebbero aperto il fuoco con l'artiglieria verso la città provocando morti e feriti. I colpi sarebbero partiti dall'aeroporto locale in mano all'esercito ucraino. Sempre secondo le autorità locali di Donetsk, il bombardamento avrebbe causato la morte di tre civili e il ferimento di altre cinque persone. In totale nelle ultime 24 ore a Donetsk sarebbero morti sei civili e 18 sono rimasti feriti.

Kiev denuncia l'uccisine di propri militari

Dal loro canto le autorità di Kiev denunciano invece l'uccisione di sette soldati ucraini, colpiti da un proiettile di cannone mentre erano a bordo di un mezzo blindato nelle vicinanze dell'aeroporto di Donetsk. La situazione nell'area resta tesa e ormai la tregua tra le parti sembra appesa ad un filo. Qualche giorno fa le due parti si erano accordate per ritirare le rispettive forze dalla linea del fronte se il cessate il fuoco avesse retto per l'intero week-end, ma questi episodi hanno fatto sfumare l'accordo.

Abbattuta statua di Lenin

Sempre ieri sera intanto la più grande statua di Lenin in Ucraina è stata abbattuta nella città nordorientale di Kharkiv durante una manifestazione antirussa con migliaia di persone scese in piazza a sostegno dell'unità del Paese. Il monumento, alto una ventina di metri compreso il piedistallo, era stato eretto nel 1963. Poco dopo una seconda statua del padre della rivoluzione d'ottobre è stata buttata giù da sconosciuti a Dergacì, nella stessa regione di Kharkiv. "È stata una vera festa" ha commentato Anton Gherashenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino. Nel Paese, dopo le rivolte ad est, sono state distrutte decine di statue legate alla storia russa e sovietica compreso il monumento a Mikhail Kutuzov, il generale che sconfisse Napoleone. Le azioni, spesso condotte da nazionalisti ucraini, hanno scatenato le proteste di Mosca che parla di "azioni barbariche e russofobe".

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