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Ucciso il boia dell’Isis: Abu Sayyaf ha decapitato più di 100 persone

Soprannominato Abu Sayyaf, l’uomo sarebbe stato anche alla guida dell’Isis nello Stato di Nineve, dove è stato accoltellato a morte da un gruppo di uomini armati.
A cura di Biagio Chiariello
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Il boia ufficiale dello Stato islamico, l’uomo che avrebbe decapitato oltre un centinaio di persone, è stato accoltellato a morte in un agguato in Iraq. La notizia è stata riportata dal Daily Mail, che cita le dichiarazioni di Muhammad Yawar, un giornalista iracheno all'agenzia di stampa curda Ara News. Abu Sayyaf, che significa ‘padre dello spadaio', è anche il nome di un'organizzazione affiliata all'Isis nelle Filippine nota per le sue decapitazioni e sequestri di persona. Sul carnefice jihadista, che è morto nella regione di al-Dasawa, nella parte occidentale della città di Ninive, giravano molte storie. Tra cui quella secondo cui raccogliesse le teste mozzate alle sue vittime per gettarle tutte nella stessa fossa nella regione di al-Khasafa.

“Abu Sayyaf era un riflesso della brutalità di questo gruppo terroristico” ha detto Yawar. Ci sono diverse segnalazioni sulla dinamica della morte di Sayyaf, con alcune agenzie di stampa che affermano che è stato ucciso da uomini armati, ma in base a quanto scrive Iraqi News “un gruppo armato sconosciuto ha ucciso Domenica l più famoso decapitatore dello Stato Islamico, soprannominato Abu Sayyaf. Il gruppo armato lo ha colpito in un'imboscata nella regione di al-Dawasa, nella parte occidentale della città, e lo ha pugnalato più volte. È morto subito”.

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