Uccide bufalo, cacciatore attaccato e ucciso da un altro esemplare del branco
Stava recuperando la carcassa di un bufalo appena ucciso per disporla sul proprio veicolo quando è stato caricato da un altro esemplare dello stesso branco e incornato in maniera violenta. Così è morto un cacciatore sudafricano di 54 anni, Claude Kleynhans, molto noto per essere organizzatore di safari di caccia nel proprio paese. L'uomo stava guidando proprio un gruppo di caccia in una spedizione lungo le rive del fiume Levubu, nella provincia settentrionale del Limpopo, quando si è consumato il dramma. Il 54enne e il suo gruppo avevano sparato e ucciso un bufalo e si stavano preparando a caricarlo sul loro veicolo quando sono stati presi alla sprovvista dall'improvviso attacco da un altro membro della mandria.
Ad avere la peggio è stato proprio il cacciatore professionista che è stato incornato dall'animale. L'uomo è morto poco dopo per la recisione dell'arteria femorale. Per lui inutili i successivi soccorsi allertarti dai suoi colleghi. "Stavano prendendo l'animale tra i cespugli e non hanno visto l'altro bufalo", ha rivelato la cognata del cacciatore ai giornali locali aggiungendo: "Ha amato quello che ha fatto ed è morto facendo proprio ciò che amava". Kleynhans infatti, dopo aver servito come agente di polizia, aveva aperto la sua attività nel lontano 1987 offrendo escursioni di caccia, pesca e fotografia nel Kruger National Park e nella riserva di caccia adiacente. In molti lo ricordano come un cacciatore dalla profonda etica che organizzava i suoi tour sempre nel rispetto delle leggi, cacciando solo animali non in via d'estinzione come appunto i bufali. La notizia della sua morte però non ha mancato di attirare commenti pesanti da parte degli animalisti che parlano di vendetta e karma per il suo decesso.