Tweet razzista, licenziata mentre era in volo per lavoro
Justine Sacco era un'addetta alle pubbliche relazioni della multinazionale InterActiveCorp (IAC). "Era", perché ora è disoccupata dopo aver pubblicato un tweet razzista poco prima di salire a bordo di un aereo che, per motivi di lavoro, l'ha condotta in Sudafrica. Quando è scesa dall'aereo, la sorpresa: un licenziamento in tronco che l'ha costretta a cercare subito un altro aereo per tornare a casa. In tweet incriminato, del resto, non si presta a interpretazioni alternative: "Going to Africa. Hope I don't get AIDS. Just kidding. I'm white!", ossia: "Verso l'Africa. Spero di non prendere l'AIDS. Scherzo. Sono bianca!".
La compagnia, che controlla ben trentasei società in tutto il mondo, non è potuto passare sopra l'accaduto e ha deciso di intervenire prontamente. Oltre al licenziamento, Justine Sacco non è riuscita ad accedere al proprio account Twitter, assicurando che "non ho cancellato io l'account originale. E' stato sospeso". Nonostante la cancellazione del messaggio e dell'account, gli screenshot sono iniziati a girare in rete ben presto, inchiodando Sacco alle sue responsabilità. Dopo aver aperto un altro account, la donna si è scusata: "E' stato stupido postare una cosa del genere, chiedo perdono. Volevo fare una battuta ma mi si è ritorta contro". E poi: "Ho appena saputo di essere stata licenziata. Me l'aspettavo. Sono davvero dispiaciuta e pentita".
Donna "conosciuta per la sua grassa risata" – così recitava la descrizione del suo account Twitter – la simpatia (poco simpatica) dell'ex PR le è costata il posto, ma a quanto pare per Justine Sacco quel tweet non è stata l'unica gaffe. Il New York Times, che prima della chiusura di tutti i profili social della donna ha approfondito la sua conoscenza, ha pubblicato un post della Sacco con birra in mano ed interrogativo a margine: "Non posso essere licenziata per cose dette da sbronza, giusto?".
Le conseguenze del tweet sono andate ben oltre il licenziamento. In rete sono nati hashtag che hanno seguito e commentato la storia dell'ex dipendente della IAC, ma, soprattutto, stando a quanto dichiarato dalla diretta interessata, "ho ricevuto minacce di morte". Il commento più tagliente e appropriato viene però dal Sudafrica: "Cara Justine Sacco, non sei troppo bianca per restare disoccupata. Benvenuta in Africa".