Trump firma un decreto per far uscire gli Usa dal TTP
Così come aveva più volte annunciato in campagna elettorale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, fresco di giuramento, ha firmato nello Studio Ovale l'ordine escutivo con cui viene disposto il ritiro degli Usa dal proposto Tpp-Trans-Pacific Partnership, l'accordo commerciale Trans-Pacifico. "Ne abbiamo parlato per molto tempo", ha detto Trump parlando dalla Casa Bianca, e aggiungendo che "così facendo, facciamo grandi cose per i lavoratori americani". In realtà si tratta di una formalità, considerato che il Tpp non era stato ancora ratificato al Senato. Al posto dell'accordo Trans-Pacifico, come già spiegato dal presidente Usa, gli Stati Uniti inizieranno a negoziare nuove intese di scambio "giuste e bilaterali che porteranno posti di lavoro e l’industria sulle coste americane".
Preoccupato il commento del senatore repubblicano John McCain, secondo cui il provvedimento di Trump che dispone il ritiro degli Usa dal TTP è "un serio errore per l'economia dell'America e per la strategica posizione nell'area dell'Asia e del Pacifico".
Quello sull'accordo commerciale Trans-Pacifico, tuttavia, non è stato l'unico ordine esecutivo firmato oggi da Trump. Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha anche ristabilito il bando sull'erogazione fondi federali alle organizzazioni non governative internazionali che praticano aborti o forniscono informazioni a riguardo. Si tratta di un provvedimento introdotto per la prima volta dall'amministrazione repubblicana nel 1984 e poi revocato e reintrodotto a seconda che al governo ci fossero democratici o repubblicani. L'ultima volta era stato l'ex presidente Barack Obama a revocare il bando, durante il suo primo mandato. Con un terzo decreto, Trump ha congelato le assunzioni del governo federale, "fatta eccezione per i militari", come lui stesso ha dichiarato. Si tratta di un'altra delle sue promesse elettorali per il "Day One", il primo giorno alla Casa Bianca.