Truffa vip ai Parioli, in aula Sabina Guzzanti: “Mi sono sentita imbecille”
La truffa messa a segno da Gianfranco Lande e Roberto Torreggiani finisce in tribunale. A Roma è stata chiamata a testimoniare Sabina Guzzanti, attrice e regista raggirata, come altri vip, dal broker capitolino e dal suo braccio destro. “Mi sono sentita imbecille”, ha riferito questa mattina la comica ai giudici della IX sezione penale del tribunale di Roma. Come altre centinaia di persone, la Guzzanti aveva affidato i “risparmi di una vita” a Gianfranco Lande tramite il procacciatore Roberto Torreggiani, entrambi accusati di un crac di 170 milioni di euro.
A Landi "i risparmi di una vita"
La disavventura finanziaria è condivisa da quasi tutta la famiglia Guzzanti, da quelli noti, ad alcuni cugini. Paolo, Sabina e Caterina avevano affidato a Lande tutti i loro risparmi, con promesse di interessi da capogiro. “La cosa più difficile da digerire? Mi sono ritrovata a fare la figura dell’imbecille. Gli avevo messo in mano i risparmi di 25 anni di lavoro. Un'angoscia…”, ha spiegato questa mattina l’attrice Sabina Guzzanti. Dei 537mila euro investiti, la comica ne ha persi 150mila. E’ andata peggio all’attore David Riondino, che ha perduto 450mila euro.
I primi sospetti nei confronti di Lande erano sorti nel 2008, quando l’uomo aveva chiesto una fidejussione per pagare un anno di affitto di un locale. “Ho provato anche a parlarne nel mio giro ma quando si andava a verificare nelle banche sembrava tutto a posto. Eravamo tanti, tanti clienti di Lande, tutti truffati. Io l’ho incontrato tre o quattro volte sembrava affidabile. Si erano affidati a lui tanti colleghi del mondo dello spettacolo, parlamentari, liberi professionisti, anche pensionati”, ha proseguito Sabina. Il legale dell’attrice, l’avvocato Carla Manduchi, si è detta soddisfatta della testimonianza della sua assistita:
Quella di Sabina è stata una testimonianza chiave, molto importante. Limpida e pulita. Ha ricostruito bene i ruoli di Torreggiani come procacciatore di clienti e quello di Lande come ‘genio' della finanza. Lo scaricabarile non regge. Lei aveva sempre pagato le tasse su quei soldi investiti, ecco perché non ha dovuto fare neanche lo scudo…Anche lei è stata semplicemente vittima di una truffa".
La prossima udienza è prevista per il 2 febbraio.