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Trivelle, Renzi: “Legittimo astenersi. Bufala che si voti sulle rinnovabili”

Matteo Renzi nella sua enews parla del referendum del 17 aprile: “Non c’è nessun referendum sulle trivelle. Non c’è una sola trivella in discussione”.
A cura di Susanna Picone
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Il referendum di domenica non è sulle energie rinnovabili e chi sostiene il contrario dice una “una bufala”. È questo il termine che il premier Matteo Renzi ha utilizzato nella sua enews per parlare della consultazione sulle trivelle in programma il 17 aprile. Il premier ha nuovamente sottolineato come astenersi sia legittimo quanto votare sì o no. “Il referendum voluto dai consigli regionali, non dai cittadini, non vieta nuovi impianti: rende solo impossibile continuare a sfruttare quelli che già ci sono, alla scadenza”, si legge nella enews. “La bufala è questa – ha spiegato – dicono che si voti sulle rinnovabili, su un nuovo modello di sviluppo, sull’alternativa alle energie fossili. In realtà si chiudono impianti che funzionano, facendo perdere undicimila posti di lavoro e aumentando l’importazione di gas dai paesi arabi o dalla Russia”. “Non c’è nessun referendum sulle trivelle – si legge ancora – Non c’è una sola trivella in discussione: solo la scelta se continuare a estrarre carbone e gas fino all’esaurimento del giacimento senza sprecare ciò che già stiamo utilizzando oppure fermarsi a metà alla scadenza della concessione”. Renzi, secondo cui "sulle energie rinnovabili l'Italia va forte", si è poi detto d’accordo col parere dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo il quale se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre.

Riforme costituzionali – Oltre al referendum sulle trivelle Renzi si è soffermato sulle riforme costituzionali: “Il Parlamento ha fatto il suo lavoro, adesso toccherà ai cittadini avere l’ultima parola, ragionevolmente a metà ottobre”, scrive il premier parlando di “passaggio di portata storica per il nostro Paese”. “Per una volta la politica ha dimostrato di saper cambiare. E persino di cambiare se stessa, di ridurre i propri privilegi e i propri scranni”, così ancora Renzi. Il premier ha poi scritto della missione istituzionale in Iran e le varie iniziative, dalla visita a Napoli al Vinitaly di Verona, a cui ha partecipato negli ultimi giorni. Infine ha dedicato un pensiero alle studentesse rapite due anni fa in Nigeria dagli estremisti di Boko Haram: “Credo giusto due anni dopo richiamare l’attenzione della comunità internazionale che tanto si spese con la campagna Bringbackourgirls e farlo particolarmente in queste ore in cui la CNN ha mostrato un video da cui sembrerebbe confermata la notizia che quelle ragazze sono vive. Non c’è futuro per il mondo senza la libertà piena delle donne, senza la libertà piena delle ragazze”.

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