Treviso, giovane seminarista “placca” un pusher in fuga: il video fa il giro del web
Da qualche giorno delle immagini immortalate dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Treviso stanno spopolando in rete. Mostrano il gesto di Lorenzo Pecoraro, un giovane seminarista che ancora non ha compiuto 19 anni ma che è stato già definito un “uomo dall’alto senso civico e coraggioso”. Lorenzo è il protagonista del video diventato virale in rete. Lo scorso 13 luglio il giovane stava camminando assieme a centinaia di pendolari nel sottopasso della stazione ferroviaria quando a un certo punto ha sentito il rumore di una persona che correva e dietro di lui le grida di altri che cercavano di fermarlo. Così lui, quando quell'uomo in fuga stava per superarlo, lo ha fermato. “In molti mi chiedono se avevo valutato il rischio che fossero persone armate. Io ad esser sincero non ci ho pensato, ci sono capitato in mezzo. Il poliziotto già urlava, chiamava il collega per chiedere le manette”, ha spiegato, si legge sul Corriere del Veneto, il ragazzo che dopo aver contribuito all'arresto è andato via.
Lorenzo e un giovane che assolutamente non vuole farsi chiamare “eroe” ma solo un cittadino che ha a cuore la sua città. A chiamarlo “eroe” è però il sindaco Mario Conte, che prima ha diffuso il video ripreso dalle telecamere di sorveglianza sui social per trovare il ragazzo e poi lo ha premiato per il suo coraggio. “Vorrei personalmente ringraziare questo cittadino che ha fisicamente ‘placcato’ un ladro e consentito così ai nostri agenti di mettergli le manette in zona stazione dei treni!”, aveva scritto su Facebook il primo cittadino, in un post che in poche ore è stato visualizzato e condiviso migliaia di volte. Una volta rintracciato, il giovane seminarista è stato ricevuto in Comune, dove il sindaco insieme al comandante della Polizia Locale gli ha consegnato il riconoscimento per il suo placcaggio che ha dato un contributo al fermo e al conseguente arresto dello spacciatore. L’inseguimento ha peraltro garantito un encomio anche ai quattro agenti della Polizia Locale che sono intervenuti. “Ma non chiamatemi eroe”, ha ribadito Lorenzo: “Se posso dare un consiglio, dico solo che, nel dubbio, serve agire. Io sono solo una persona che ha a cuore il bene comune. L’importante è esserci, metterci la faccia: non si può avere paura quando si fanno le cose belle”.