Tremonti e Berlusconi al G20 da separati in casa
Il Consiglio dei Ministri di ieri sera non ha dato vita a nessun decreto, come invece sperava Berlusconi . Il decreto era osteggiato non solo dal Presidente della Repubblica, ma anche dal Ministro dell’economia Tremonti. Proprio quest’ultimo per il Premier sta diventando un vero problema, infatti, al di là dei sorrisi di circostanza, sembra sia diventato la bestia nera di Berlusconi che, secondo indiscrezioni, lo definisce “peggio di Fini”. Il Premier è convinto che il no del Presidente Napolitano al decreto sia dovuto proprio a Tremonti che, durante i colloqui con il Quirinale, invece di perorare la causa del Governo, ha remato contro.
Questa mattina le Borse non stanno reagendo bene e dopo il tira e molla di ieri il Premier si presenterà oggi al G20 di Cannes sconfitto. Berlusconi si sente accerchiato ed è sicuro che il Ministro stia facendo di tutto per farlo dimettere. Tremonti, infatti, sembra essere convinto che il problema dell’Italia sia questo Governo e durante gli incontri in seno alla maggioranza ha dichiarato che le Borse chiedono solo “un segnale di discontinuità sul piano politico" e che la crisi economica con quello che sta succedendo in questi giorni sui mercati c’entra poco. Affermazioni dure che hanno fatto infuriare non solo Berlusconi ma tutti i suoi fedelissimi che sono partiti all’attacco del Ministro, e il Presidente del Consiglio sembra aver dichiarato davanti ai suoi che se fosse dipeso da lui oggi Tremonti non sarebbe più Ministro.
Ormai quindi il clima è rovente e a nulla servono le rassicurazioni ufficiali, secondo le quali all’interno della maggioranza tutto prosegue nel migliore dei modi. I segnali della crisi tra i due leader è visibile da tempo e il Ministro è stato più volte accusato di infedeltà. L’ultimo caso fu la non votazione sul rendiconto dello Stato, che fece andare sotto la maggioranza in Parlamento e inasprì lo scontro tra Tremonti e i suoi colleghi di Governo. Da allora i rapporti si sono sempre più deteriorati, e ormai i due sembrano non essere d’accordo su nulla.
Oggi comunque i due dovranno fare buon viso a cattivo gioco e far finta di essere uniti quando si presenteranno al G20 insieme a rappresentare l’Italia. Nonostante i dissapori, dovranno convincere l’Europa e il resto del mondo che l’Italia è in grado di farcela. Compito non facile, non solo perché ormai c’è una sfiducia generalizzata verso il nostro Paese, ma anche perché tra i due ormai la frattura sembra insanabile e le idee completamente opposte.