Trasferimento Ministeri al Nord: Accordo tra Pdl e Lega
Accordo siglato tra Lega e Pdl sulla richiesta di trasferimento al Nord di alcuni Ministeri in un incontro a palazzo Grazioli. Alla riunione che è durata circa tre ore erano presenti oltre a Berlusconi e a tutti i maggiori leader del centrodestra, i leghisti Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni.
Per arrivare all’accordo sembra che tutti abbiano fatto un passo indietro, la Lega che aveva chiesto il trasferimento di quattro Ministeri, si è accontentata del trasferimento di alcuni uffici di rappresentanza, probabilmente a Milano e a Monza. Gli uomini del Pdl più ostili alla proposta, come il Sindaco di Roma, Alemanno, e la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che pure ieri avevano iniziato una raccolta di firme contro il provvedimento, hanno concesso di lasciare andare qualche ufficio operativo.
L’accordo prevede che i due partiti presenteranno, già oggi alla Camera, un ordine del giorno congiunto, in cui si impegna il Governo ad aprire dipartimenti al Nord. Il vertice è servito a compattare la maggioranza di Governo in vista delle verifiche parlamentari di oggi e domani, per evitare sortite durante una delicata fase per la sopravvivenza di questo Governo, che vede oggi un dibattito sulla verifica parlamentare in Senato ed il voto di fiducia sul decreto Sviluppo alla Camera.
Anche il Pd ha annunciato che presenterà oggi, durante il voto di fiducia alla Camera, un proprio ordine del giorno,contro lo spostamento di alcuni Ministeri al Nord, nel tentativo di evidenziare le contraddizioni nel Pdl sulla questione. Lo stesso segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha dichiarato “la proposta del trasferimento dei ministeri mi sembra accattonaggio. Dov’è la Lega di una volta che li voleva chiudere i ministeri?”. La proposta dei Democratici sarà sicuramente appoggiata dagli uomini dell’Udc che, per bocca del leader Pierferdinando Casini, hanno annunciato di condividere l'iniziativa del Pd alla Camera.
Durante il vertice di maggioranza si è anche parlato dell’altra richiesta della Lega, l’abbandono della missione militare in Libia. La decisione è stata quella di rimandare qualsiasi provvedimento alla riunione del Consiglio supremo di Difesa, prevista per il 6 luglio prossimo, e presieduta dal Presidente Giorgio Napolitano, che proprio ieri ha ribadito il suo rifiuto ad un abbandono della missione. Su questo punto le decisioni politiche saranno più complesse perché le alleanze sono trasversali, se infatti il Pdl e il Pd sono d’accordo sulla prosecuzione della missione, l’Idv appoggia la richiesta di abbandono proposta dalla Lega.