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#totomonti: le reazioni politiche alla conferenza stampa di fine anno

Subito dopo la conclusione della conferenza stampa dell’oramai ex premier, cominciano i commenti delle varie parti politiche, che avranno l’arduo compito di dare un colore alle dichiarazioni apparentemente sbiadite di Mario Monti.
A cura di Andrea Parrella
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Presidenza Consiglio - conferenza fine anno del Presidente del Consiglio

A stretto giro dalla conferenza stampa (ecco il link della diretta) di fine anno di Mario Monti, comincia la boutade ed il giro di reazioni alle dichiarazioni apparentemente asettiche, ma fondamentalmente politiche, che l'oramai ex premier ha fatto emergere durante l'incontro con i giornalisti. Si comincia con gli appuntamenti televisivi domenicali dell'ora di pranzo, primo su tutti quello de L'Arena di Giletti, dove ci sono ospiti, tra gli altri, Giorgia Meloni, Osvaldo Napoli, Anna Paola Concia e Mario Adinolfi. Silvo Berlusconi interverrà nella stessa trasmissione e Mario Monti, inoltre, sarà protagonista di In Mezz'ora di Lucia Annunziata.

Giorgia Meloni (Pdl), l'esponente della frangia rottamatrice del Pdl, contrasta l'ostinazione di Monti a rinunciare ad una candidatura, quindi a partecipare alle elezioni, ma al massimo accettare una "nomina". Ha chiosato con: "Rinuncia a misurarsi con il consenso popolare".

Matteo Salvini (Lega Nord), conferma il contrasto ostinato al governo Monti, manifestata sin dal principio dell'esperienza dei tecnici: "La lega ritiene che il governo Monti abbia solo danneggiato chi aveva di meno e favorito chi aveva di più […] Avendo ascoltato Monti mi ha dato impressione di supponenza, arroganza, boria […] Non una parola sul Federalismo, non una sul nord".

Anna Paola Concia (Pd) è piuttosto sintetica nel suo commento, di fatto semplicemente esponendo la scelta incolore di Monti: "Non si misurerà col giudizio del popolo, ma è lì".

 Osvaldo Napoli (Pdl) invece, espone la reale declinazione del Pdl berlusconiano che resta: "Io dico soltanto che non si vince mai da solo. Se posso mandare un appello a Monti dico che si vince insieme. Inq eusto anno abbiamo dato il nostro appoggio perché costretti dalla catastrofe economica. Però quando sento dire che adesso c'è più credibilità in Europa guardo i dati della disoccupazione, del Pil, del debito pubblico, tutti dati negativi. Vogliamo fare anche una riflessione sui dati negativi risultati dall'aumento delle tasse del governo Monti, tra i più alti in Europa?"

Angelino Alfano (segretario Pdl), a Sky Tg24, taglia invece la testa al toro in merito alla convergenza di Monti col Pdl che sta provando a rialzarsi:"Il suo atteggiamento preclude ogni collaborazione".

Pierluigi Bersani è leggermente criptico nel suo commento: "Quelle di Monti sono state parole serie e puntigliose, ringrazio per il contributo dato all'Italia evitando il rischio di precipizio. Lo abbiamo sostenuto con lealtà e coerenza anche nei momenti più difficili, senza ragione di pentircene. Tuttavia la crisi è ancora acuta, è quello che più è mancato nelle parole pur apprezzabili del presidente – Poi aggiunge sulla sua agenda – Ci vuole un cambiamento, più equità e più lavoro. Serve una maggioranza politica non più strana ma vera e coerente, saldamente europea. Quanto ai temi di merito indicato da Monti, ci stiamo lavorando da anni con proposte più precise in vista di una riscossa italiana fondata su modalità e lavoro".

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