Torturato dai genitori “perché gay”: la cronaca delle ultime terribili ore di vita di Anthony
Sono agghiaccianti i dettagli relativi alle ultime ore di vita del piccolo Anthony Avalos, il bambino di 10 anni che sarebbe stato ucciso in California dalla madre e dal suo compagno dopo aver ammesso che gli piacevano i maschi. Anthony, morto il 21 giugno scorso in un ospedale nel nord della contea di Los Angeles, è stato vittima di brutali torture da parte dei suoi genitori, che lo avrebbero maltrattato anche davanti ai suoi fratellini che a loro volta sarebbero stati costretti a picchiarlo. Gli ultimi dettagli sulla morte del bambino sono emersi nel corso del processo a carico della madre e del compagno. Dal referto del medico legale è emerso che il bambino è stato trovato con gli occhi infossati, con bruciature su tutte le parti del corpo e anche con tagli sotto i capezzoli. Anthony anche lividi e cicatrici sulla schiena, sul sedere e anche sui piedi ed era così magro che quando è morto in ospedale le sue costole erano ben visibili. Chi l’ha torturato fino a ucciderlo gli ha spento sigarette sul volto, lo ha picchiato continuamente, lo ha lasciato senza cibo né acqua e gli ha impedito di andare in bagno.
Giorni di torture al termine dei quali il piccolo Anthony non era più in grado di alzarsi. Solo a quel punto la madre ha chiamato i soccorsi e ha detto loro che il figlio era caduto accidentalmente dalle scale. A processo per la morte del bambino ci sono la madre ventottenne Heather Maxine Barron e il fidanzato, Kareem Ernesto Leiva, di trentadue anni. Entrambi hanno respinto le accuse negando le torture. Intanto dopo il loro arresto una zia di Anthony ha detto che secondo lei Barron e Leiva avrebbero abusato del bambino e già dal 2015 aveva comunicato il suo sospetto al Dipartimento dei servizi per la famiglia. Dipartimento che ha rivelato che il ragazzo di recente aveva avuto il coraggio di dichiararsi gay ed è proprio sul movente dell'omofobia che stanno lavorando gli investigatori per capire se possa essere stato questo a spingere la madre e il patrigno a picchiarlo e torturarlo fino a ucciderlo.