Torna l’incubo Spread, sfiorata quota 500. Monti contro i commenti sull’Italia
A poco o nulla sono serviti i cento miliardi dall'Europa per salvare le banche spagnole. La paura di un contagio della crisi del debito ad altri paesi della zona euro permane e induce i mercati a guardare con perplessità non solo alla Spagna. In più, l'ultimatum di Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, rappresenta un' ulteriore zavorra. E così, torna a spicca il volo lo spread: la differenza di rendimento tra i Btp italiani ed i Bund tedeschi è arrivata a salire ad oltre 480 punti. Dopo il crollo di ieri sera, con Piazza Affari che ha chiuso la seduta in profondo rosso perdendo il 2,79%, portando con sé il resto del Vecchio continente (Londra – 0,05%, Madrid -0,6% e Parigi -0,32%, tranne Francoforte +0,17%), la mattinata si è aperta con la Borsa di Milano particolarmente nervosa, tra strappi in avanti e indietro a seguito della speculazione legata alla possibile epidemia del crisi del debito anche al Belpaese. Dopo l'apertura a 471 punti, lo spread è volato oltre la soglia dei 480 punti base, toccando la quota dei 486 punti per poi scendere a 467. E si è ampliata anche la forbice Madrid-Berlino, che ha toccato i 523 punti base con il tasso dei Bonos decennali al 6,57%.
Contemporaneamente sono arrivate le dichiarazioni di Mario Monti sulla situazione economica italiana. Il premier ha innanzitutto bacchettato il ministro austriaco Vetter che in un’intervista aveva detto che anche Roma «potrebbe avere bisogno di aiuto» come la Spagna. «Considero del tutto inappropriato che un ministro di uno stato membro della Ue commenti la situazione di una altro stato membro, quindi mi astengo dal fare commenti» ha detto Monti, dopo aver incontrato la presidente della confederazione elvetica Eveline Widmer Schumpfl. «Continueremo a lavorare per garantire la stabilità finanziaria dell'Unione europea con tutti gli strumenti» è l'impegno ribadito dal premier italiano, che sottolinea come «l' Unione Europea ha le capacità di compiete scelte importanti all'altezza delle attese».
