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Torino: tabaccaio ucciso a calci e pugni da un cliente

L’omicida, un 38enne, era stato allontanato dalla tabaccheria per il suo comportamento. Poi, però, è tornato per vendicarsi.
A cura di Susanna Picone
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Un tabaccaio di 57 anni, Enrico Rigollet, è morto dopo un'aggressione avvenuta nel pomeriggio di ieri nel suo negozio in via Veglia alla periferia di Torino. I carabinieri hanno poi arrestato per omicidio l'aggressore, identificato come Giuseppe Cerasa. Si tratta di un uomo di 38 anni che, secondo quanto ricostruito, durante un litigio con il 57enne e il fratello nella loro tabaccheria avrebbe dato un pugno a Rigollet e gli sarebbe saltato poi sul petto una volta che il negoziante è caduto a terra. I medici del 118 giunti sul luogo del delitto hanno provato a rianimare il tabaccaio, ma è stato tutto inutile.  Sembra che l’omicida, che sarebbe stato un cliente abituale del negozio, si fosse presentato già qualche ora prima nella stessa tabaccheria e i due fratelli Rigollet l’avessero allontanato a causa del suo comportamento. Quando è tornato nel negozio per vendicarsi, dopo un litigio verbale, ha colpito il 57enne.

L’autopsia chiarirà la causa del decesso – Il tabaccaio potrebbe essere morto per il pestaggio oppure per un malore che ha avuto mentre subiva l'aggressione. Sarà l'autopsia, disposta nei prossimi giorni dal pm Chiara Maina, a far luce anche su questo aspetto. I carabinieri hanno avviato un’indagine su quanto accaduto. Tanti i testimoni che hanno assistito alla folle aggressione a calci e pugni costata la vita al titolare del negozio. Secondo alcuni Cerasa trascorreva molto tempo nel negozio dei fratelli Rigollet: a volte discuteva in modo normale, a volte si irritava perché il caffè non andava bene o altri pretesti simili. Lo stesso atteggiamento il 38enne lo riservava ad altri commercianti della zona. Questa volta avrebbe deciso di aggredire il titolare della tabaccheria perché lui, prima di allontanarlo qualche ora prima, si sarebbe rifiutato di versargli da bere.

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