Torino, sospetto pacco bomba alla sindaca Chiara Appendino: “Poteva esplodere”
Una busta sospetta è stata recapitata a Palazzo Civico, indirizzata alla sindaca di Torino Chiara Appendino. Il plico è stato notato dagli impiegati dell’ufficio protocollo del Comune e la polizia municipale ha scannerizzato la busta per capire cosa contenesse. Alla fine all’interno si è scoperto che c’era una pila di cellulare con alcuni fili collegati a un piccolo sacchetto. Sul posto sono subito intervenuti gli artificieri. Nella busta c’era anche della polvere, secondo quanto scoperto dopo l’intervento, durato un paio di ore, degli artificieri. Ora dovranno stabilire se la pila e i fili potessero esplodere una volta aperta la busta, come ritenuto e affermato in un primo momento, ipotesi che la questura ha confermato, spiegando che l'ordigno "era idoneo a esplodere". In Comune è arrivato anche il questore, Francesco Messina. E proprio dalla questura fanno sapere che il gesto sarebbe riconducibile "a soggetti appartenenti all'area anarco-insurrezionalista verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all'Asilo", il centro sociale sgomberato lo scorso 7 febbraio.
La seduta del consiglio comunale, in corso oggi, è stata sospesa e rinviata alla prossima settimana. Gli artificieri hanno portato con loro la busta e ora dovranno sottoporre ad ulteriori accertamenti la polvere ritrovata nel sacchetto, inviato per posta ordinaria. Le ulteriori analisi serviranno proprio a scoprire se il congegno potesse esplodere o meno. Esprimono solidarietà alla sindaca Appendino il segretario del Pd di Torino, Mimmo Carretta, e il capogruppo dem in consiglio comunale, Stefano Lo Russo: “Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alla sindaca ribadendo che, nonostante le ripetute minacce, è opportuno che le istituzioni rispondano compatte respingendo con determinazione questi atti vigliacchi e intimidatori”.
Anche Forza Italia, con il capogruppo al comune, Osvaldo Napoli, esprime solidarietà alla sindaca: “Voglio augurarmi che il contenuto della lettera indirizzata al sindaco Chiara Appendino sia soltanto vigliaccamente intimidatorio e non invece mirato a creare danni gravi alla destinataria. Alla quale desidero esprimere sincera e profonda solidarietà da parte di Forza Italia e mia personale. Esprimo altresì una ferma condanna per il gesto esecrabile di chi pensa che sia possibile intimidire la democrazia e le istituzioni nelle quali si riconoscono i cittadini di ogni colore politico”.
Appendino: ‘Non mi intimidiscono'
"Se qualcuno pensa di intimidirmi si sbaglia di grosso", scrive sui social la sindaca Appendino dopo aver ricevuto il plico esplosivo. "Avanti, più determinata di prima", afferma ringraziando "tutte e tutti per i messaggi di vicinanza e solidarietà". Arriva la solidarietà anche da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Esprimo piena solidarietà alla sindaca di Torino Chiara Appendino, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. L'intero governo è al suo fianco. Lo Stato non permetterà che minacce del genere le impediscano di esercitare appieno il suo ruolo".