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Torino: arrestati due uomini per corteo anti rom

Torino, corteo anti rom: arrestati due uomini per danneggiamento aggravato. La sedicenne non ha subìto alcun abuso, forse denunciata per simulazione di reato.
A cura di Carmine Della Pia
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Polizia

I carabinieri del quartiere Vallette, a Torino, hanno arrestato due uomini, un 52enne ed un ventenne, per danneggiamento aggravato durante la fiaccolata di ieri sera. Un corteo anti rom, partita come manifestazione di solidarietà per una sedicenne che, mercoledì scorso, aveva denunciato uno stupro subìto da due uomini stranieri. A ieri sera, poco dopo la fiaccolata, risale la confessione della giovane: non ha subìto alcun abuso.

 Un corteo violento

Erano quasi 500 persone ieri sera a piazza Montale, Torino, per manifestare solidarietà e vicinanza ad una ragazzina di soli sedici anni che aveva denunciato una violenza sessuale subìta, a suo dire, da due uomini stranieri. È stato proprio quest’ultimo dettaglio a scatenare l’ira dei manifestanti, partiti in modo pacifico, e diretti, poi, in modo violento, verso il vicino campo rom. Il lancio di ben 4 bombe carta contro il campo e i diversi incendi appiccati, prontamente spenti dai vigili del fuoco, non hanno arrecato danni a persone. In poco più di 15 minuti, l’inferno: tutta la rabbia mossa dalle accuse della ragazzina si sono riversate contro il campo rom vicino al quartiere Vallette. Il bilancio non porterà alcuna vittima, ma due persone in galera: un uomo di 52 anni ed un ragazzo di soli 20 anni, arrestati per danneggiamento aggravato. I carabinieri stanno vagliando le posizioni di altre persone presenti.

Nessuna violenza sessuale

L’opinabile cambio di rotta di alcuni manifestanti, che hanno trasformato una fiaccolata di solidarietà in una bieca caccia al mostro, ha trovato, infine, un epilogo inaspettato: la ragazza non ha subìto alcuno stupro. I medici diranno ai genitori che la ragazza ha avuto un rapporto sessuale, ma non vi è stata alcuna violenza. I carabinieri notano numerose falle nel racconto della ragazzina, che sarebbe stata attirata nell’androne di un palazzo adiacente a quello in cui abita, e poi violentata da due uomini stranieri. La sedicenne avrebbe inscenato la violenza “per vergogna”, ovvero per nascondere un rapporto sessuale avuto in precedenza con un uomo più maturo di lei. Un incontro consenziente tra i due, nessun abuso. Mentre i carabinieri indagano su altre persone che potrebbero essere coinvolte nei roghi appiccati presso il campo rom, la ragazzina potrebbe essere denunciata per simulazione di reato.

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