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Torino, addestratore cinofilo sbranato dal cane di un amico nel giardino di casa

Il corpo è stato trovato ieri sera da un ragazzo di 16 anni: non è ancora chiaro se la vittima sia morta a causa dei morsi di un cane, o se questi siano stati inflitti sul corpo solo in seguito a un decesso provocato da un malore.
A cura di D. F.
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Tragedia a Monteu, in provincia di Torino, dove nella serata di ieri all'interno del giardino di un condominio è stato trovato il corpo senza vita di un addestratore cinofilo. Il cadavere dell’uomo, Davide Lobue, 27 anni, si presentava parzialmente sbranato, con segni di graffi e morsi profondissimi.  Stando a quanto rende noto La Stampa ad aggredire il giovane esperto potrebbe essere stato il bull terrier di un anno e mezzo che gli era stato dato in affido poche ore prima da un amico di Chivasso, per iniziare un percorso di addestramento. Il cadavere è stato rinvenuto da un ragazzo di 16 anni, un vicino di casa del proprietario del cane che ha sentito l’animale abbaiare.

Sul caso stanno cercando di fare luce i carabinieri della compagnia di Chivasso e il medico dell’Asl: il lavoro investigativo cerca di comprendere se l’uomo sia deceduto a causa dei morsi del cane su testa, collo, polpacci, coscia e braccia, oppure per un’altra causa, e l'animale l'abbia azzannato solo successivamente. Un’ipotesi, quest’ultima, che al momento non può essere esclusa, poiché vicino al corpo di Lobue – secondo il primo esame del medico legale – non ci sarebbe stato molto sangue, a dimostrazione che il cane potrebbe essersi accanito sul corpo di Davide quando il cuore del giovane addestratore era già fermo, stroncato forse da un malore.

Quella di Lobue per i cani era una vera e propria passione, come testimonia anche un recente post sulla sua pagina Facebook: "Hanno sempre fatto parte della mia vita, dal giorno che sono arrivato a casa dall’ ospedale quando sono nato". Dopo aver compiuto 18 anni, si legge sempre sul suo profilo pubblico di Facebook, aveva partecipato a un corso per educatore ed istruttore cinofilo: "Da quel giorno non ho mai smesso di imparare, studiare libri articoli pubblicazioni, partecipare a stage e soprattutto lavorare in campo con cani e padroni".

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