Impicca la figlia di 11 mesi in diretta su Facebook: “Era geloso”
Jiranuch Trirat ha 21 anni e su Facebook, attraverso un video di quattro minuti, ha visto il compagno uccidere sua figlia di 11 mesi e poi suicidarsi. Pochi giorni dopo il caso di Steve Stephens, l'uomo che nell'Ohio aveva ucciso un anziano in diretta, la follia del gesto viene replicata, se possibile, in maniera ancora più drammatica. Wuttisan Wongtalay viveva con la fidanzata Jiranuch a Phuket ed erano i genitori della piccola Beta, di appena 11 mesi. Come dichiarato successivamente dalla donna, l'uomo era disturbato da una gelosia del tutto irrazionale, al punto tale che la notte del 23 aprile ha mandato un Sms alla compagna, minacciandola di morte. E' così che la giovane, dopo aver letto il messaggio di notte ed essersi spaventata, è scappata di casa lasciando la figlia con il compagno. Al Phuket News ha raccontato che "quando sono tornata nel pomeriggio la mia bambina e Wuttisan non c'erano più: ho provato a chiamarlo più volte per chiedergli di riportare a casa Beta, ma non sono riuscita a contattarlo. Poi sono entrata su Facebook. Ho visto il video e ho chiamato la polizia".
Gli agenti sono arrivati troppo tardi. Entrati nel palazzo abbandonato a Sakoo, a sud dell'aeroporto internazionale di Phuket, hanno trovato l'uomo e la bambina impiccati. Sanit Nookhong, portavoce della polizia, ha spiegato l'accaduto: "Si tratta di un omicidio-suicidio dettato da una gelosia folle. Abbiamo ricevuto una chiamata d'emergenza alle 18.30 da Jiranuch e sono state avviate le ricerche, ma era troppo tardi: il video era stato pubblicato alle 17.45. Wuttisan pensava che la fidanzata avesse altri uomini e ha deciso di vendicarsi privandola della cosa che per lei era più importante: l'amore di sua figlia".
Si rincarano le polemiche sul sistema di vigilanza dei contenuti su Facebook, dato che il video in questione è stato rimosso solo nel pomeriggio, quando ormai era già diventato virale.