Test Medicina 2018: online la graduatoria nazionale del Miur con assegnati e prenotati
L'attesa è finalmente finita: è online da oggi, martedì 2 ottobre, la graduatoria nazionale di merito dei test di Medicina 2018. I 67mila candidati che hanno partecipato alla prova di ammissione lo scorso 4 settembre possono collegarsi sulla piattaforma Universitaly per sapere se potranno iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia per l'anno accademico 2018/2019. Lo scorso 28 settembre gli aspiranti medici hanno potuto visualizzare, tramite il codice etichetta, l'elaborato, il proprio punteggio e la scheda anagrafica, ma solo oggi potranno venire a conoscenza del loro destino. Una volta uscita la graduatoria, infatti, gli esperti potranno analizzarla e scoprire il punteggio minimo, che secondo i più si attesta sui 42,8 e 43 punti, e fare delle previsioni sul primo scorrimento.
Differenza tra assegnato e prenotato
Tutti gli studenti entrati in graduatoria, vale a dire tutti coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo per l'ammissione a Medicina per l'anno accademico 2018/2019, troveranno accanto al loro nome la dicitura "assegnato" o "prenotato", una differenza sottile ma importantissima. Gli studenti assegnati sono quelli che sono riusciti a entrare nella loro prima scelta, mentre quelli prenotati in una delle sedi indicate come successive alla prima.
Gli studenti assegnati possono procedere all'immatricolazione, i prenotati possono decidere se continuare a rimanere in graduatoria per provare, con i successivi scorrimenti, a entrare in un'altra sede o se immatricolarsi subito. Nel primo caso dovranno manifestare la conferma di interesse a rimanere in graduatoria sul sito Universitaly entro le ore 12:00 del quinto giorno successivo a ciascun scorrimento. In assenza di conferma di interesse, il candidato decade dalla graduatoria nazionale.
Come funziona l'immatricolazione
Sia gli studenti assegnati che quelli prenotati hanno massimo 4 giorni di tempo per l'immatricolazione, incluso il giorno della scorrimento della graduatoria ed esclusi il sabato e i festivi. La mancata immatricolazione dei candidati assegnati comporta la rinuncia. Il prossimo 10 ottobre è prevista la pubblicazione da parte del Cineca del primo scorrimento della graduatoria. Le istruzioni per l'immatricolazione sono disponibili all'interno dei bandi pubblicati dalle singole università, ma di certo servirà presentare come documenti il diploma di maturità e il modello ISEE, utile per il calcolo delle tasse universitarie.
Cosa fare in caso di ricorso
Non mancheranno di certo le denunce di chi non è riuscito a piazzarsi in graduatoria. Le irregolarità più frequentemente reclamate durante i test di Medicina riguardano: i plichi manomessi o non regolarmente chiusi, l'uso di cellulari e dispositivi elettronici passati inosservati, suggerimenti da parte di alcuni supervisori, l'ammissione di alcuni studenti in stato di irregolarità alla prova, ritardi o tempi ridotti o altre regole non rispettate. Nel caso in cui si sia notata una di queste infrazioni, si può fare ricorso al Tar: dal giorno della prova si hanno 60 giorni per presentare la richiesta. Il ricorso può essere nazionale e riguarda le irregolarità generali, da fare insieme ad altri studenti per irregolarità all'interno di un singolo ateneo, oppure individuale.
Numeri del test di Medicina 2018
Dei 67mila candidati al test d'ingresso 2018/2019 della facoltà di Medicina e Chirurgia soltanto 9.779 possono immatricolarsi. Per superare la prova bisogna aver ottenuto almeno 20 punti, anche se nelle università più richieste e prestigiose questa soglia può aumentare. Il massimo del punteggio è 90. Per calcolare il voto finale dell’esame è necessario considerare 1,5 punti per una domanda esatta, 0,4 punti per una risposta errata e 0 se si è lasciato il quadratino bianco. Quest'anno la prova è stata giudicata dalla maggior parte degli studenti particolarmente ostica: i 60 quesiti, a cui avrebbero dovuto rispondere in 100 minuti, erano tutt'altro che facili. Il Miur ha pubblicato online quesiti e risposte, specificando alla fine che la risposta esatta è sempre la A.