Test di medicina 2015 l’8 e il 9 settembre, il Ministro: “Meno quiz di cultura generale”
Nuove novità in vista per gli studenti che saranno impegnati nei test di medicina 2015 per accedere alle facoltà universitarie per il prossimo anno accademico. Per evitare anche le polemiche degli anni passati sugli scivoloni contenuti nei quesiti, i tecnici del Ministero dell'Istruzione infatti stanno lavorando a una revisione dei test di medicina con il compito di snellire la parte dedicata ai quiz di cultura generale. Ci saranno quindi meno domande di cultura generale per dare più spazio a quesiti riguardanti competenze scientifiche specifiche. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ministero dell'Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo alle interpellanze dei parlamentari durante il question time in Senato su formazione e carriera del personale docente della scuola e sulle questioni concernenti l'accesso all'università e il reclutamento del personale docente universitario. Per quanto riguarda i tempi, invece, è tramontata l'ipotesi avanzata l'anno scorso di anticipare i test di medicina ad aprile. In questo caso si ritorna al passato e quest'anno i test di ingresso per le facoltà di Medicina si svolgeranno l’8 e il 9 settembre. Del resto l'anticipazione delle prove aveva scontentato un po' tutti, dai prof agli studenti, soprattutto per la sovrapposizione con la preparazione della maturità.
Rivedere il sistema di accesso alle università
Durante il dibattito in aula il Ministro Il Ministro Giannini ha ribadito i suoi dubbi in merito alle attuali prove d’accesso alle facoltà universitarie spiegando di voler dare vita ad un sistema più simile a quello francese. "Intendo chiarire una volta per tutte che non ho mai confuso il numero programmato con l’accesso alla facoltà di Medicina" ha tenuto però a sottolineare la Ministra, aggiungendo: "Il numero programmato è uno strumento sano, il sistema di accesso è invece imperfetto e spero che, per migliorarlo, si possa arrivare entro un anno al modello alla francese". In poche parole l'idea di un accesso alle università aperto a tutti con sbarramento fra il primo e il secondo anno non sembra del tutto tramontata.