Terza prova maturità 2013: come prepararsi
Le prime due prove dell’esame di maturità 2013 sono ormai un ricordo per gli studenti – quest’anno sono quasi mezzo milione – in attesa di diplomarsi. Mercoledì e giovedì i maturandi hanno affrontato la prova di italiano e la seconda, quella diversa per ogni indirizzo di studio, e l’ultimo gradino prima del colloquio orale sarà quello di lunedì 24 giugno. I maturandi si troveranno di fronte la terza prova, il cosiddetto “quizzone”. Si tratta di una delle prove più temute, dal carattere multidisciplinare e che a differenza delle altre non è decisa dal ministero dell’Istruzione ma dalle singole commissioni esaminatrici. Come spesso accade in questi casi sono diversi i siti che tentano di aiutare i maturandi ad affrontare la prova: Skuola.net, ad esempio, ha fornito una serie di regole ai ragazzi per superare il quizzone senza troppe difficoltà. È bene ricordare che la terza prova si compone di domanda su 5 materie (possono essere inserite solo quelle per le quali i professori che compongono la commissione sono abilitati a insegnare) per cui un consiglio utile è quello di focalizzare gli argomenti. Dato che il tempo a disposizione per ripetere non è molto gli studenti devono essere rapidi: è impossibile scrivere lunghi riassunti nel fine settimana per cui è utile, al massimo, preparare delle veloci mappe concettuali per focalizzare i punti nodali delle diverse materie prese in considerazione.
Esercitarsi e tentare un toto esame con i compagni di scuola – Skuola.net consiglia poi di esercitarsi: interrompere frequentemente il ripasso per tentare le prove degli anni passati e testare così la propria preparazione (a questo proposito il portale mette a disposizione una raccolta di terze prove delle maturità degli anni scorsi). Un altro consiglio è quello di “sfruttare gli amici”, di chiedere aiuto cioè ai compagni per ripassare insieme in maniera costruttiva, capire quali sono i punti sui quali i professori si sono soffermati più spesso e ipotizzare in questo modo un toto esame per la terza prova della maturità. Al via, dunque, un fine settimana di studio, poi si torna in classe per la terza prova dopodiché non resterà che il (tanto temuto) colloquio orale a separare l’esercito di maturandi dall’agognato diploma.