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Terremoto sul Pollino, Ingv: “Una delle aree a più alta pericolosità sismica”

Stanotte la forte scossa di magnitudo 5, registrata all’1.05 nella zona al confine tra la Calabria e la Basilicata. L’area nella quale è avvenuto in terremoto è classificata nella zona 1 della mappa di pericolosità sismica. Il Pollino è vittima di uno sciame sismico da due anni.
A cura di Susanna Picone
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Stanotte la forte scossa di magnitudo 5, registrata all’1.05 nella zona al confine tra la Calabria e la Basilicata. L’area nella quale è avvenuto in terremoto è classificata nella zona 1 della mappa di pericolosità sismica. Il Pollino è vittima di uno sciame sismico da due anni.

La paura per il forte terremoto che questa notte ha colpito il Sud Italia e in particolare il massiccio del Pollino è stata grande. La prima scossa dell’1.05 è stata di magnitudo 5 e ha provocato diversi danni, soprattutto nei Comuni più vicini all’epicentro, come Mormanno. Dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) fanno sapere che quella del Pollino colpita in queste ore è “una delle aree a più alta pericolosità sismica”. Lo osserva Rita Di Giovambattista, funzionario di sala sismica le cui parole confermano il fatto che l’area al confine tra la Calabria e la Basilicata sia classificata nella zona 1 della mappa di pericolosità sismica. La stessa funzionaria dell’Ingv ha fatto sapere che, dopo la scossa di magnitudo 5, sono state registrate oltre 100 repliche, la più forte di magnitudo 3.3 che è avvenuta all’1.16.

Il Pollino interessato da uno sciame sismico da due anni – La “pericolosità sismica” rappresenta l’insieme di studi che definiscono quanto il territorio sia soggetto agli effetti dei terremoti: si tratta di analisi di tipo probabilistico, viene stimata cioè la probabilità di osservare un certo scuotimento del suolo in una data area durante un determinato periodo. Rita Di Giovambattista ha detto ancora che dall’Istituto stanno monitorando l’area colpita “e in queste ore stiamo intensificando l’attività con l’installazione di ulteriori stazione sismiche”. Inoltre sono in corso delle analisi per definire le caratteristiche del sisma. La popolazione al confine tra Calabria e Basilicata lamenta di essere vittima delle ondate sismiche ormai da oltre due anni durante i quali sul Pollino sono state registrate oltre 2200 scosse: in questo biennio vi sono stati dei periodi di attività sismica frequente intervallati da altri di relativa calma. L’ultima forte scossa precedente a oggi fu quella della fine del maggio 2012, di magnitudo 4.3.

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