Terremoto Centro Italia, l’ingegnere che segnala i lavori sospetti su Facebook
“Per placare un po’ quel senso di impotenza… Non potendo fare altro, il mio contributo di solidarietà a chi soffre, sperando che possa essere d’aiuto, e che possa smuovere qualche coscienza…”. Sono le parole che Gherardo Gotti, ingegnere civile libero professionista di Pieve di Cento (Bologna), ha scelto come didascalia alle foto caricate su Facebook degli edifici crollati nel terremoto che ha colpito il Centro Italia. Secondo il professionista ci sarebbero stati degli errori nelle ristrutturazioni antisismiche. Gotti, 32 anni, ha raccolto dal web alcune delle immagini di ciò che resta di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, tra cui i relitti dello storico Hotel Roma. “Edificio in cemento armato. Dovrebbe essere l’edificio sicuro per eccellenza, ma continua a fare pessime figure. Lo scheletro grigio è la parte portante, il resto sono murature che servono a dividere gli ambienti oppure a tamponare dall’esterno. Qua, sono collassati entrambi…”, scrive proprio a proposito dell’albergo di Amatrice.
Gotti ha spiegato a Repubblica, “Il mio interesse iniziò all’università, quando il nostro professore ci portò due giorni in visita alle macerie de L’Aquila”. Durante il terremoto che nel 2012 colpì l’Emilia, la sua terra, l’ingegnere aveva accompagnato i Vigili del fuoco come volontario nelle ispezioni. E anche questa volta ha dato la propria disponibilità. “Se mi chiameranno, sono pronto a partire”.