Terremoto in Emilia, Errani chiede: “Ora inchiesta internazionale sul fracking”
Il terremoto in Emilia Romagna colpa del fracking? Una affermazione bollata subito dagli esperti come allarmistica e catastrofista. In realtà ad oltre un mese dal sisma che ha devastato l'area tra Modena e Ferrara con uno sciame sismico terribile, l'ipotesi che gli scavi di esplorazione sul territorio legati alla ricerca o allo stoccaggio del gas siano collegati al sisma ha quanto meno determinato due cose: la prima è l'apertura di una inchiesta da parte della Procura locale. L'altra, più recente è la richiesta del governatore dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani: in una lettera spedita il 29 giugno scorso al capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Franco Gabrielli Errani chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle cause del sisma del 20 e 29 maggio in Emilia-Romagna.
La missiva è stata resa nota oggi in Assemblea legislativa dal sottosegretario Alfredo Bertelli, durante la discussione della risoluzione presentata dal consigliere regionale M5S, Giovanni Favia. La richiesta che deriva anche dalle voci circa scavi non autorizzati fatti dalla Erg a Rivara, nel Modenese, nell'ambito del progetto di mega-deposito di gas, avesse attivato la faglia che ha scatenato il terremoto. "In merito al dibattito che si è sviluppato sulla Rete- scrive Errani- relativamente a possibili relazioni tra le attività di esplorazione finalizzata alla ricerca di campi di idrocarburi e l'aumento dell'attività sismica nell'area interessata a dette attività chiedo di attivare la Commissione internazionale sulla previsione dei terremoti per la Protezione civile"
Il parere della commissione internazionale, conclude Errani, "sarà importante anche per le scelte che gli amministratori dovranno assumere in futuro sul loro territorio".