Terremoto Centro Italia, il miracolo delle bimbe salvate dopo 17 ore sotto le macerie
Una storia di speranza, nel mezzo di paesino che praticamente non esistono più. I soccorritori che ormai da oltre 24 ore stanno scavando tra le macerie a Amatrice, uno dei comuni più duramente colpiti dal terremoto, sono riusciti a liberare una bambina di 10 anni, Giulia, intrappolata per 17 ore sotto quello che rimaneva della sua casa. A confermare la notizia sono state le forze dell'ordine. Secondo le prime indiscrezioni, anche i genitori della bambina sarebbero in salvo. A raccontare il miracolo di Pescara del Tronto è il portavoce dei vigili del fuoco Danilo Dionisi. "Lavoravamo fin dalla mattina su quelle macerie perchè era arrivata una segnalazione da una delle unità cinofile. Ma non avevamo altri segnali, non sentivamo la sua voce. Quando l' abbiamo trovata è stata una gioia immensa", spiega Dionisi commosso. "La bambina è stata fiutata da un cane della polizia. La piccola è in buone condizioni", dice all'Adnkronos il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
Anche a Pescara del Tronto, comune similmente devastato dal terremoto, i Vigili del Fuoco hanno estratto una bambina di otto anni, Giorgia, intorno alle 20 di ieri sera. Sotto quegli stessi detriti purtroppo non è uscita viva la sorellina. La conferma arriva dalla sala operativa della Protezione Civile della Marche. "Spero che Giorgia si ricordi poco di qui, anzi spero che dimentichi tutto", dice all'ANSA e al Tg1 Angelo Moroni, il vigile che ieri ha estratto la piccola dalle macerie. "E' stata una grande gioia, dentro mi rimarrà un bel risultato", dice con le lacrime agli occhi il caposquadra di Pesaro e Urbino.
E sempre a Pescara del Tronto, si sono salvati per miracolo Leone, 6 anni, e il fratellino Samuele di 4, sopravvissuti grazie alla nonna Vitaliana che li ha fatti mettere sotto il letto e li ha coperti con il suo corpo. Purtroppo sono molte le storie di piccoli che non ce l’hanno fatta. Tra loro Marisol Piermarini, di soli 18 mesi, morta nel crollo della casa dove si trovava insieme al papà Massimiliano e alla mamma Martina Turco, una donna abruzzese scampata al terremoto dell'Aquila nel 2009.