La polemica sui soldi da spendere – svariati milioni d'euro – già era esplosa qualche giorno fa. Ora, dopo nuovo, terribile, sisma che ha colpito le popolazioni del Nord Italia, in particolare quelle tra Modena, Bologna e Ferrara, con numerosi morti e dispersi, arriva dalla politica e dal web la richiesta di annullare la parata militare prevista per il 2 giugno a Roma, in occasione della Festa della Repubblica Italiana.
Sul versante politico fronte bipartisan, da Antonio Di Pietro (IdV) a Nichi Vendola (Sel) a Paolo Ferrero (Prc) fino a Oliviero Diliberto (Pdci) tutti concordi nella richiesta d'annullamento. Da Fli arriva invece l'invito a "sobrietà", la Lega Nord chiede di annullare tutto e stornare i fondi che sarebbero serviti alla celebrazione alle popolazioni colpite dal terremoto. Infine Gianni Alemanno, sindaco di Roma: ricorda che "solo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano può decidere" in merito ad una vicenda del genere.
"Non so se la soppressione della parata può avere un effetto positivo". Cosi' il ministro dell'Ambiente Corrado Clini su Sky Tg 24. Anche Emergency l'ong che cura vittime di guerra si schiera e chiede di annullare la parata militare. "Immagino che molte delle spese siano state già fatte" dice il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo.
Su twitter c'è l'hashtag #no2giugno
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