Terremoto, Bertolaso: “Spero non abbiano usato tutte le tendopoli per gli extracomunitari”
“Vanno piantate tendopoli nella zona colpita sperando che non le abbiano usate tutte per gli extracomunitari”: interviene così, dopo il devastante terremoto che ha colpito il Centro Italia causando almeno 250 morti, l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. In una lettera inviata al quotidiano Il Tempo dalla Sierra Leone Bertolaso, protagonista del terremoto de L’Aquila, scrive: “Caro direttore, in Italia siete alle prese con una grande tragedia ed io sono qui in Sierra Leone ad occuparmi di centinaia di bambini che muoiono nel silenzio assoluto. In momenti come questi, quando il terremoto colpisce duro, ci vuole innanzitutto una grande capacità di leadership e autorevolezza per coordinare la complessa macchina dei soccorsi”. Poi continua: “Uno solo deve coordinare e dare direttive ferme e immediate. Va evitata la grande lodevole folla dei soccorsi che fanno solo confusione ma sono certo che la protezione civile nazionale, con i vigili del fuoco, i volontari, le forze armate, carabinieri e polizia faranno un lavoro splendido”. E quindi l’ex capo della Protezione Civile spiega che è importante soccorrere subito le persone sotto le macerie e in contemporanea piantare le tendopoli. La sua speranza è, quindi, che queste non siano state usate già tutte per gli extracomunitari.
“Conosco bene quella gente, nessuno vorrà andarsene lontano dai loro paesi, vanno trattati come cittadini di serie A con priorità assoluta. Il resto sarà la solita demagogia. Non sono i terremoti che uccidono ma l’uomo che costruisce male in zone a rischio. È una vecchia storia che si ripete puntualmente dopo ogni tragedia, e succederà così anche questa volta”, prosegue nella sua lettera Bertolaso ricordando che “con la prevenzione non si vincono le elezioni”. L’ex capo della Protezione Civile scrive però di non voler fare polemiche ma si augura “grande unità e fermezza” e “fare in modo che fra qualche settimana, quando si spengeranno le telecamere, quei paesi non vengano dimenticati in qualche container che neppure i disperati che attraversano il Mediterraneo vorrebbero mai abitare”.
Il passaggio della sua lettera sugli extracomunitari non è passato inosservato e in tanti sui social hanno commentato il lavoro e l’intervento dell’ex capo della Protezione Civile, ricordando in alcuni casi come proprio alcuni richiedenti asilo in queste ore siano arrivati nelle zone terremotate per aiutare concretamente chi ha perso tutto.