video suggerito
video suggerito

Terra dei Fuochi e Ilva: la Camera approva il decreto legge

l dl prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per 2014 e 2015 al fine di effettuare screening medico-sanitari sui cittadini. Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, inoltre, sono previsti interventi per la sicurezza ambientale e agroalimentare, compresa l’introduzione del reato di combustione illecita dei rifiuti.
A cura di D. F.
108 CONDIVISIONI
Inferno nella terra dei fuochi

La Camera dei Deputati ha approvato, con 268 sì, 2 no e 15 astenuti, il decreto legge sull'emergenza ambientale nella Terra dei Fuochi e a Taranto. Il decreto dovrà dunque passare al Senato entro una decina di giorni. Il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha ringraziato "il Parlamento per aver migliorato questo provvedimento rafforzandolo", ed ha colto l'occasione per ringraziare Michele Liguori, agente di polizia municipale di Acerra morto recentemente che per anni, inascoltato, ha denunciato gli sversamenti illeciti.

Il decreto legge 136 – anche chiamato "Ilva-Terra dei Fuochi" – contiene una serie di norme finalizzate al risanamento di due aree del Paese fortemente compromesse dal punto di vista ambientale: Taranto e l'area a nord di Napoli coinvolta nel cosiddetto "biocidio". Il dl prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per 2014 e 2015 al fine di effettuare screening medico-sanitari sui cittadini. Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, inoltre, sono previsti interventi per la sicurezza ambientale e agroalimentare, compresa l'introduzione del reato di combustione illecita dei rifiuti. Ascoltate anche molte richieste fatte dai comitati e dalle associazioni ambientaliste che per anni si sono impegnate a Taranto e in Campania: sono state introdotte misure che puntano a migliorare la tutela della salute dei cittadini, consentono di contrastare più efficacemente la criminalità organizzata, reperiscono anche dai beni sequestrati ai clan fondi per avviare le bonifiche prioritarie e infine allargano le forme di partecipazione di cittadini e comunità.

Intanto un sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche ha rivelato che la maggior parte degli italiani non gradisce i prodotti provenienti dalla Campania, in particolare dalla Terra dei Fuochi. Alla domanda posta agli intervistati – se in seguito agli allarmi contaminazione del suolo avessero deciso di consumare meno prodotti campani – il 74,9% degli italiani ha risposto di sì, il 22,8% di no ed il 2,3% non sa o non risponde. Ma ancora: per il 62,1% degli intervistati la responsabilità per la situazione campana è da imputarsi all’illegalità del Sud Italia, mentre per il 34,1% è delle aziende del Nord Italia, il 3,8% non sa o non risponde.

108 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views