Tav, Erri De Luca: “Io, incriminato per avere istigato al sabotaggio”
"Ricevo dalla Procura di Torino la incriminazione per avere istigato al sabotaggio della TAV in Val di Susa. Citano le mie parole a sostegno. Per uno scrittore il reato di opinione e' un onore". Con questo post – pubblicato sulla sua pagina facebook – lo scrittore napoletano Erri De Luca ha reso nota l'incriminazione formale ricevuta dalla Procura. Lo scrittore già 5 mesi fa era finito al centro delle polemiche dopo aver rivendicato azioni di sabotaggio ai lavori della Tav in Val di Susa. In un'intervista a Repubblica aveva affermato: "“Un intellettuale deve essere coerente e mettere in pratica ciò che sostiene”, per questo “anch’io ho partecipato a forme di sabotaggio in Val di Susa” ha rivelato lo scrittore spiegando la sua posizione sulla questione. “Il termine sabotaggio fa parte di una lunghissima tradizione di lotte del movimento operaio e sindacale” ha dichiarato lo scrittore, spiegando di aver semplicemente “fatto una constatazione”.
De Luca aveva sottolineato: "In una valle che vive uno stato d’assedio e militarizzata per difendere un’opera inutile e dannosa, e dove non ci sono altri modi per farsi ascoltare, si ricorre al sabotaggio". L'autore aveva poi rivendicato: "Io non uso le parole a caso. Le parole hanno un peso”. Parlando successivamente delle responsabilità di un intellettuale, De Luca aveva rivelato “Ho fatto i blocchi stradali in Val di Susa insieme ai vigili urbani, madri di famiglia e maestri elementari”. “In Italia c’è un leader politico che invita a imbracciare i fucili, ma di fronte alle sue parole nessuno reagisce” aveva chiosato De Luca, riferendosi al senatore del Pdl Giuseppe Esposito che ha invitato a boicottare i suoi libri: “Penso che inviti a boicottare un prodotto che non conosce”, aveva chiosato De Luca.