Tav, Di Maio: “È uno spreco di denaro, noi siamo sempre stati contrari”
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Il vicepremier Luigi Di Maio sembra non aver alcuna intenzione di fare la Tav, la famigerata linea ad alta velocità tra Torino e Lione che da anni scatena accese proteste e polemiche. "È un’opera per sprecare denaro e non per fare investimenti", ha dichiarato stamane Di Maio giunto a Torino per incontrare 180 lavoratori Comital senza stipendio da mesi e i 57 dell’Hag che rischiano di perdere il posto di lavoro.
"Il Tav, come diciamo da sempre è nel contratto di governo e come si è sempre detto si deve portare avanti un contratto di governo altrimenti non avrebbe senso andare avanti col governo. Io sono molto leale nel rispetto degli impegni del contratto con i cittadini. Stiamo mantenendo una promessa e abbiamo sempre detto che il Tav non andava bene e abbiamo preso il 33%: anche il nostro sindaco di Torino ha sempre detto che era contraria. I soldi che risparmieremo saranno reinvestiti sul territorio per la metro, in nuovi sistemi di mobilità, in nuove infrastrutture cittadine", ha proseguito il vicepremier.
"Non è che stiamo perdendo gli investimenti, stiamo dicendo che si devono spendere i soldi per fare le opere e non fare le opere per spendere i soldi. È un concetto molto diverso da quello che abbiamo visto con la Tav in Valsusa. Noi non siamo contro la Tav a prescindere, anzi: per quanto riguarda mobilità per regioni che non hanno treni, soprattutto per trasporto merci sfrutteremo questa tecnologia. Ad esempio la Napoli-Bari, va bene. Il problema è la Torino-Lione che si fa per spendere soldi: non si fanno investimenti qui, solo opere per sprecare denaro. Utilizziamo quei denari per fare metro 2 a Torino e per rilanciare infrastrutture su questo territorio che ne ha bisogno", ha concluso Di Maio.
Le parole di Di Maio hanno immediatamente scatenato l'ira del governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: "È demagogico. Come fanno Di Maio e il M5S contrapporre il trasporto locale alla grandi opere? Questo porta ad affossare il Paese. Anche se poi si dice favorevole alla Napoli-Bari: ognuno si fa la Tav che piace ai propri elettori. E’ paradossale sostenere che l’indebitamento del Paese lo si combatte con la crescita e poi si bloccano gli investimenti per altro in gran parte coperti da fondi europei che non sono mutuabili su altre opere".