Tassa sulle sigarette elettroniche per coprire rinvio Iva
Il Consiglio dei ministri ha appena annunciato il rinvio dell'aumento dell'Iva, rimandando di tre messe il previsto rincaro di un punto percentuale, dal 21% al 22%. Dal documento approvato dal governo emerge però che a finanziare il rinvio sarà una maggiorazione della tassazione sulle sigarette elettroniche e degli acconti fiscali di Irpef, Ires e Irap che diventano più cari. Per quanto riguarda le sigarette elettroniche secondo la bozza del decreto del governo "i prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati nonché i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo, sono assoggettati ad imposta di consumo nella misura pari al 58,5 per cento del prezzo di vendita al pubblico". Come spiegato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi però la formula adottata dal CdM è "salvo intese". In sostanza al momento i finanziamenti necessari sono "coperti con risorse del bilancio e non c'è un incremento della tassazione, ma ci potrebbe essere un intervento sulle sigarette elettroniche".
Per quanto riguarda invece l'Irpef la bozza del governo prevede che "a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, la misura dell'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, è fissata al 100 per cento". In sostanza a fine anno al momento del versamento dell'anticipo dell'acconto sull'imposta sulle persone fisiche, i contribuenti non dovranno più versare solo l'acconto delle tasse dovute per l'anno successivo come previsto oggi, ma l'intero ammontare. Infine a copertura del mancato aumento dell'Iva anche un aumento al 110% dei versamenti di acconto dell'Irap a carico di aziende e istituti di credito.
