Talebani confermano la morte del Mullah Omar: Akhtar Mansour nuovo leader
Il consiglio dei talebani afghani ha eletto il Mullah Akhtar Mohammad Mansour come nuovo leader dopo la notizia circolata ieri della morte, che risale al 2013 in Pakistan, del Mullah Omar. A dirlo è una fonte talebana al quotidiano pachistano The Express Tribune, che ha confermato le indicazioni del Wall Street Journal. L'assemblea ha anche eletto come vice Sirajuddin Haqqani, noto come Khalifa, che è il comandante della cosiddetta “rete Hakkani”. Secondo i media afghani Mansour, nato a Kandahar nel 1960, è stato ministro dell'Aviazione durante il regime dei Talebani dal 1996 al 2001 ed è stato eletto dopo una notte di consultazioni a Quetta tra tutti i 20 membri della “Shura” e sarebbe stato scelto come numero due del movimento dallo stesso mullah Omar.
La morte del Mullah Omar – Era stato Abdul Hassib Seddiqi, portavoce del Dipartimento nazionale per la sicurezza (Nds) afghano, ad allertare i media dell'esistenza di nuovi elementi che facevano ritenere credibile l'ipotesi della scomparsa del leader dei talebani. Il governo del presidente Ashraf Ghani aveva inizialmente annunciato di voler fare una rapida verifica delle indiscrezioni circolate, poi nel pomeriggio è apparso un comunicato con la conferma “che, sulla base di informazioni degne di fede, il Mullah Mohammad Omar è morto nell'aprile 2013 in Pakistan”. Anche la Casa Bianca in serata si è sbilanciata, con il portavoce Eric Schultz che ha definito “credibili” le indicazioni sulla morte del leader talebano.
Negoziati rinviati – Intanto il ministero pachistano degli Esteri ha comunicato che il secondo round di negoziati tra talebani e governo afghano, previsto per domani a Munree, è stato rinviato. La notizia della morte del mullah Omar avrebbe spinto verso questa nuova decisione. Con un comunicato il ministero degli Esteri pakistano ha precisato che sono stati gli stessi talebani afghani a chiedere il rinvio dei colloqui “in vista delle notizie a proposito della morte del mullah Omar e della conseguente incertezza”.