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SwissLeaks: la cuoca di Briatore aveva un conto da 39milioni a sua insaputa

La donna, interrogata dalla Guardia di Finanza, ora è disoccupata ed ha riferito di non essere mai stata a conoscenza di una cifra simile a lei intestata. Le Fiamme Gialle: “Il conto svizzero è stato acceso e movimentato utilizzando fraudolentemente i suoi dati anagrafici”.
A cura di Davide Falcioni
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Fare i cuochi di questi tempi sembra essere molto redditizio: Barbara F, 36 anni bresciana, è una delle persone presenti nella lista Falciani, tra i 7.500 cittadini italiani con un conto corrente nella filiale di Ginevra della FSBC. Per l'esattezza il suo conto ammonta a 39 milioni di dollari. Curioso: Barbara infatti tra il 2005 e il 2006 lavorava come semplice cuoca presso il team Renault di Formula Uno, all'epoca diretto dall'imprenditore italiano Flavio Briatore. Il nome della bresciana ha incuriosito non poco le Fiamme Gialle, che l'hanno interrogata chiedendo spiegazioni ottenendo spiegazioni sofddisfacenti: la 36enne non aveva nulla a che fare con quel conto corrente: "Hanno usato il mio nome – dice – per intestarmi un conto svizzero senza dirmelo". La Guardia di Finanza – stando a quanto rivela L'Espresso – avrebbe dato credito alla spiegazione della cuoca in quanto la verifica fiscale si è chiusa "senza alcuna contestazione". Il conto nella HSBC non era infatti riconducibile a Barbara, che di conseguenza ha sporto denuncia contro ignoti: "Per ragioni non note a questo ufficio, il conto svizzero è stato acceso e movimentato utilizzando fraudolentemente i suoi dati anagrafici", spiegano i funzionari della Guardia di Finanza.

Come è noto la lista degli italiani con conti in HSBC estratti dall'ex dipendente della banca Hervè Falciani è lunghissima e conta 7.500 nomi. Ci sono Valentino Rossi e lo stilista Valentino, ma anche l'ex amministratore delegato di Fiat Giancarlo Boschetti, lo stilista Renato Balestra, gli eredi di Sergio Leone e il direttore finanziario di Acea. Tra i nomi visionati da L'Espresso c'è anche quello di Massimo Pessina, il personaggio che sembrava intenzionato – nei mesi scorsi – a rilevare L'Unità. Ma la lista dei nome include anche ordini e istituzioni religiose: oltre 500mila dollari risultano intestati all'Opera Don Guanella, 35mila alla provincia lombarda dei frati minori Cappucini; un conto risulta intestato alle suore missionarie Scalabriniane. Tutti i responsabili hanno motivato la presenza di un conto in Svizzera con la necessità di incrementare la disponibilità per opere di carità e missioni.

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