Svolta storica nelle relazioni USA – Cuba. Obama: “L’embargo è un fallimento”
UPDATE – È stato lo stesso Barack Obama a parlare di una svolta storica nei rapporti fra i due Stati, con un annuncio dalla Casa Bianca: “Da oggi cambiano i rapporti tra il popolo americano e quello cubano. Si apre un capitolo nuovo nella storia delle Americhe”. Dopo il colloquio con Raul Castro, infatti, il Presidente ha potuto annunciare la riapertura delle relazioni diplomatiche e si è spinto fino ad immaginare una “riapertura in tempi brevi” dell’ambasciata statunitense a L’Avana.
Una svolta di grande rilievo, che lo stesso Obama giudica fondamentale per il futuro dell’America e delle relazioni fra i due popoli, a partire dalla considerazione che “non si favoriscono i diritti umani cercando di far fallire gli Stati” e dalla critica del meccanismo dell’embargo che è stato “un fallimento”. Poi la conclusione, in spagnolo: “Todos somos americanos”.
E sul sito della Casa Bianca la foto della storica telefonata a Raul Castro:
UPDATE: La svolta nelle relazioni tra USA e Cuba non riguarda solo lo scambio di prigionieri: gli Stati Uniti, infatti, potrebbero allentare l'embargo nei confronti del paese caraibico e aprire nei prossimi mesi un'ambasciata a L'Avana. Ciò agevolerebbe i viaggi per i cittadini americani e quelli cubani, ma a beneficiarne sarebbero anche i rapporti commerciali. A quanto pare un ruolo determinante è stato giocato dal Vaticano, che si è posto come mediatore tra i due paesi. Certo, è ancora presto per dire se Obama rimuoverà del tutto l'embargo, in quanto troverà non pochi oppositori nel Congresso.
Il governo cubano ha dato il via libera al rilascio del contractor statunitense Alan Gross: lo riferiscono i media americani. Gross, collaboratore dell'Usaid, era stato arrestato 5 anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all’Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio: per l'Avana avrebbe tentato di introdurre sull'isola sistemi di controllo satellitare illegali, spacciando la sua presenza a cuba con ragioni umanitarie. Stando a quando rendono noto fonti di Washington il 65enne sarebbe già in viaggio verso gli USA: uno stretto collaboratore di Obama ha rivelato che l'uomo è stato rilasciato per ragioni umanitarie dal governo dell’Avana su richiesta della Casa Bianca. Le sue condizioni di salute, infatti, non sono buone.
La liberazione di Gross potrebbe dare vita a una fase di "disgelo" dei rapporti tra Stati uniti e Cuba: lo stesso quotidiano Granma, organo del Partito Comunista cubano, ha annunciato un imminente discorso da parte di Raul Castro, il capo di stato. "Il Presidente – si legge – effettuerà un'importante dichiarazione inerente il rapporto tra Cuba e Stati Uniti". Contemporaneamente parlerà anche il presidente americano Barack Obama. A quanto pare il rilascio di Gross è stato accettato in cambio della liberazione di tre dei cinque agenti dei servizi segreti cubani detenuti da 12 anni a Miami: gli 007 dell'Avana vennero scoperti mentre spiavano i gruppi anticastristi che – sovente – organizzavano attentati terroristici sull'isola caraibica.