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Svolta in Libia: firmato l’accordo, nasce governo di unità nazionale

Accordo tra i governi di Tobruk e Tripoli per la formazione del nuovo governo di unità nazionale dopo oltre un anno e mezzo di guerra civile.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante il Paese sia molto lontano dalla pacificazione dopo la caduta del regime di Gheddafi, la Libia oggi tenta la svolta pacifica incamminandosi lungo un nuova strada. La varie fazioni in lotta e i due governi che si contendono il Paese infatti hanno finalmente siglato un accordo per la formazione di un nuovo governo di unità nazionale. L'intesa è arrivata oggi al termine del vertice in corso in Marocco dopo mesi di intense trattative tra le parti quando sembrava che l'annuncio non dovesse mai arrivare. Fino all’ultimo minuto infatti si è temuto che la trattativa saltasse, così la firma ha lasciato un po' tutti sorpresi tanto che alla la fine lo stesso mediatore delle Nazioni unite, Martin Kobler, ha spiegato che si sta davvero voltando pagina. Dopo  un anno e mezzo di guerra in un Paese diviso in zone di influenza sostanzialmente sotto il controllo di due coalizioni opposte, dunque enorme passo avanti dei delegati del Congresso di Tripoli e di quelli della Camera di Tobruk verso la pacificazione della Libia.

L'intesa nel dettaglio prevede la nascita di un comitato di Presidenza di cui fanno parte sei personalità che erano già state indicate dall'Onu: il premier Fayez Sarraj, i tre vicepremier Ahmed Maetig, Fathi Majbri e Musa Koni, e i due ministri Omar Aswad e Mohamed Ammar. A queste si affiancheranno i rappresentanti del Fezzan e della Cirenaica, la parte orientale. Questo comitato avrà il compito di formare la lista dei ministri che costituiranno il governo vero e proprio, ed entro 40 giorni il governo dovrà insediarsi a Tripoli. Poi ci saranno le richieste di aiuto all'Onu che dovrà approvare una risoluzione che potrebbe autorizzare l’uso di contingenti di polizia e di addestratori nel Paese secondo le richieste del nuovo governo legittimo.

"Oggi è una giornata storica per la Libia e inizia il lavoro del nuovo governo. Tutte le parti hanno fatto delle concessioni mettendo l'interesse del Paese davanti a tutto. La comunità internazionale continuerà il suo appoggio al futuro governo libico" ha dichiarato Kobler, assicurando: "Le porte rimangono aperte anche per quelli che oggi non erano presenti". " C’è ancora da lavorare, ma è un ottimo inizio, perché non è solo un pezzo di carta ma un impegno solenne per aiutare il popolo libico" ha commentato invece il nostro Ministro degli esteri Genitiloni. L'accordo sulla Libia è stato "reso possibile anche grazie all'iniziativa diplomatica italiana" e costituisce "un'importante tappa del delicato processo di stabilizzazione del Paese" ha affermato invece il Presidente Sergio Mattarella, sottolineando: "In un momento in cui il mondo è sotto la minaccia della furia oscurantista del terrorismo, ritengo che l'accordo assuma un valore ancora più importante".

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