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Suburra: il romanzo che ha ispirato l’attesissima serie tv in arrivo su Netflix

Il 6 ottobre debutta su Netflix “Suburra”. Tratta dall’omonimo film di Stefano Sollima, la storia riprende il successo del romanzo del 2013: un racconto intenso delle luci e le ombre della nostra società.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Suburra", il romanzo di Bonini e De Cataldo che ha ispirato la serie tv.
"Suburra", il romanzo di Bonini e De Cataldo che ha ispirato la serie tv.

Venerdì 6 ottobre debutta su Netflix la prima serie tutta italiana: “Suburra”, ispirata al noto film di Stefano Sollima del 2015. Dietro a questa importante produzione in dieci episodi il successo del romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini pubblicato nel 2013 da Einaudi. Questa nuova storia tutta romana vuole essere una sorta di prequel di quella già nota, ambientata diversi anni prima delle vicende narrate nel libro: un libro che ha fatto epoca, raccontando in modo audace e avventuroso una Roma fatta di giochi di potere, criminalità e inganni.

"Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese": nel racconto di De Cataldo e Bonini la Roma di oggi è intimamente connessa a quella del passato. I personaggi vivono all'ombra dei fantasmi di ieri, di nomi importanti della cronaca degli anni Settanta: c'è il Samurai, ultimo erede della Banda della Magliana che De Cataldo ha raccontato nell'altro suo lavoro di successo, “Romanzo Criminale”.

La storia, che con la serie tv verrà arricchita di ulteriori particolari, è ambientata nella Roma dei giorni nostri. Una Roma da romanzo “noir”, piena di personaggi ambigui che vivono e agiscono al margine di una società corrotta e ossessionata dal potere. È l'altra faccia della realtà, filtrata attraverso le lenti di un romanzo che ricostruisce, fra luci ed ombre, le vicende di “Mafia Capitale”.

Una scena della nuova serie di Netflix.
Una scena della nuova serie di Netflix.

Il romanzo di De Cataldo e Bonini racconta del “Grande Progetto”, un illecito affare edilizio che mira a trasformare Ostia in una nuova Atlantic City: cemento, alberghi, ristoranti e negozi, e tantissimi interessi economici in gioco che gli autori ricostruiscono riprendendo il filo di quella che era stata la storia passata di una Roma costruita a tavolino dalla politica e dalla criminalità organizzata.

Due i personaggi principali: da una parte il Samurai, emblema di un passato criminale che ritorna sotto un'altra veste ma affamato come prima, ultimo superstite di quella Banda che dai quartieri popolari della Magliana aveva stretto patti con il potere, quello vero. Dall'altra parte il colonnello Malatesta, simbolo di quella parte di città che ancora combatte per la legalità tentando di scardinare alla base un potere sempre più ramificato e complesso. Una storia estremamente attuale, che oggi ritorna a far parlare di sé grazie alla serie tv diretta da Michele Placido.

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