Stupro Rimini, la trans implorò il branco: “Usate almeno il preservativo”
Emerge un nuovo spregevole particolare del doppio stupro consumatosi lo scorso weekend a Rimini. Una delle vittime del branco, la prostituta transessuale peruviana, implorò i suoi seviziatori: "Usate almeno il preservativo", ma due di loro le negarono anche questa precauzione sanitaria. Lo ha spiegato lei stessa a Il Resto Del Carlino. “Mi hanno sorpreso alle spalle – ha detto agli inquirenti – strappandomi la borsa. Poi mi hanno trascinato dall’altra parte della strada, e ho perso le scarpe tagliandomi i piedi sulla strada”. Nonostante il momento, è riuscita a mantenere il sangue freddo e soprattutto a consegnare agli investigatori una descrizione utile dei magrebini: due di pelle quasi chiara, due più scuri, vestiti alla moda. Quando ha capito che l’avrebbero violentata a turno, li ha pregati usare almeno il profilattico. “Ho chiesto loro per favore di prendere almeno i preservativi che erano nella mia borsa, due l’hanno fatto, ma gli altri no”, spiega. Dopo averla stuprata, le hanno portato via soldi e cellulare, e sono andati via.
Gli inquirenti hanno una pista
Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se quella notte o nelle precedenti vi siano state altre aggressioni simili, come quella di cui fu vittima il 12 agosto una coppia di turisti lombarda, che però dopo una rapina era riuscita ad evitare lo stupro. "Abbiamo una pista, sono fiducioso, la polizia sta lavorando bene, credo si possa arrivare ad una soluzione in tempi brevi", ha assicurato il capo della Procura di Rimini, Paolo Giovagnoli. "Rimini d'estate, visti i numeri, attira anche chi vuole delinquere seguendo la scia dei turisti. Ma per la realtà che è, con la sua vita notturna, i milioni di turisti, e chi vi arriva soprattutto per le feste dello sballo, è una città abbastanza sicura", aggiunge il poliziotto. Discorso a parte per la spiaggia "nelle ore notturne quando si spengono le luci dei locali, è un posto pericoloso soprattutto per i borseggi", reati spesso commessi da stranieri che agiscono in maniera isolata" ha concluso Giovagnoli.