Violenza sulle donne: è ancora importante rompere il silenzio
I femminicidi restano stabili nel nostro Paese, l'anno non è ancora finito è il numero è già allarmante, muore una donna ogni tre giorni¹. Ma anche quando non sfocia nel finale più tragico la violenza di genere rimane un problema dilagante, a cui poche donne sembrano sfuggire: il 31,5% delle 16-70 enni² ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza, e il numero si alza vertiginosamente quando si parla di molestie verbali, le ricevono 1 donna su 2. I dati fotografano un quadro inquietante della nostra società, le donne non si sentono al sicuro neanche tra le mura domestiche. Il 1522, il numero di utilità pubblica antiviolenza e stalking, raccoglie ogni giorno migliaia di richieste di aiuto, la maggior parte hanno come protagonisti partner o ex partner.
9 donne su 10 si rivolgono alle operatrici in cerca soprattutto di ascolto, perché le forme di violenza sono molteplici e spesso è difficile individuarle: quella psicologica o quella economica sono le più subdole, ma anche culturalmente molto radicate. Le richieste di supporto alle autorità rimangono infatti poche rispetto all'emergenza sociale in atto (solo il 12,2%), le donne si sentono insomma poco tutelate, hanno paura di non essere credute, o peggio, non si rendono conto di star subendo qualcosa di grave.³ Chiedere aiuto rimane ancora uno scoglio insormontabile per troppe donne, per questo è necessario ribadire che il 1522 è uno strumento semplice da utilizzare e che protegge l'anonimato. È attivo tutti i giorni dell'anno, 24 ore su 24, e chiunque può trovare nelle operatrici un utile confronto: non solo le donne che subìscono in prima persona la violenza, ma chiunque voglia aiutarle, come amici o parenti.
Coop è da anni impegnata nella lotta alle discriminazioni e con il progetto Close the gap mette in campo azioni concrete per sensibilizzare e combattere le disparità, aumentando il dialogo sui temi più importanti e coinvolgendo tutte le persone che ruotano intorno al marchio: consumatori, soci, dipendenti e fornitori. Le battaglie sono tante, sostegno alla comunità LGBTQIA+, impegno per la riduzione dell'IVA sugli assorbenti e l'approvazione di un congedo di paternità più lungo.
Il fil rouge è uno: rompere il silenzio. Nel 2023, insieme a Differenza Donna, hanno dato vita al podcast Il Silenzio Parla, in cui sette storie vere di donne sopravvissute alla violenza sono potute arrivare alle orecchie di tutte e tutti. La nuova stagione dipinge un quadro ancora più completo sulla violenza di genere, perché a parlare, attraverso le voci degli attori Francesco Migliaccio, Edoardo Barbone e giacomo Ferraù sono proprio gli uomini che, da testimoni, hanno deciso di farsi avanti e non rimanere indifferenti. Che siano loro a schierarsi in favore di un cambiamento culturale è importantissimo, perché la violenza contro le donne è innanzitutto una questione maschile. Educare al rispetto reciproco, scardinando i meccanismi tossici del possesso e farne una battaglia comune, è la strada giusta per costruire una società davvero paritaria.
¹ https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/03/17/scia-di-sangue-senza-fine-uccisa-una-donna-ogni-tre-giorni_2e0ba652-4 65c-4844-93e2-bbe84f841f24.html
² https://www.doppiadifesa.it/le-forme-di-violenza-subite-dalle-donne-e-altri-dati-riferiti-allanno-2022-istat/
³ https://www.istat.it/statistiche-per-temi/focus/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/la-consap evolezza-e-luscita-dalla-violenza/