Una firma che ha un risvolto potente: prendersi cura del mondo
Ci sono azioni e gesti che hanno un peso molto più significativo di quanto possa apparire in un primo momento. Redigere la dichiarazione dei redditi non significa solo pagare le tasse, ma molto di più. Spesso per compilarla ci si fa aiutare da commercialisti o patronati, ma tra le cose importanti da segnalare a chi si occupa della nostra dichiarazione, c’è a chi destinare l’8xmille. È una semplice firma apposta a sostegno di un ente specifico, ma dietro di essa c’è una scelta consapevole: la scelta di mettere il proprio nome e il proprio lavoro a sostegno di gesti concreti a favore della comunità e del prossimo.
L’8×1000 non è un’imposta. È un gesto per fare di più
L’ 8×1000 è un campo da redigere quando si compila la dichiarazione dei redditi in cui si specifica a chi destinare una quota dell’IRPEF per scopi umanitari, religiosi o caritativi. Non è una tassa, ma una scelta perché quella quota verrà destinata alla Chiesa Cattolica, ad altre confessioni religiose che si siano accordate con lo Stato o allo Stato per scopi umanitari.
Il gettito è ripartito in proporzione alle preferenze. Quindi, se si decide di non decidere e non firmare, quella quota di 8xmille verrà distribuita in base alle percentuali di ripartizione.
Quanto fa 8×1000?
In questo caso la matematica è un’opinione. Diciamo che 8xmille più che un numero è sinonimo di carità e solidarietà, ed è la quota di IRPEF raccolta che poi sarà distribuita fra gli enti in base alla percentuale di firme. Se ad esempio il 5% dei firmatari ha deciso di donarlo alla Chiesa Cattolica, a questa andrà il 5% dell’ammontare IRPEF dedicato all’8xmille.
I progetti portati avanti dalla Chiesa Cattolica in Italia e nei Paesi poveri del mondo sono ben 8.000 e le tre finalità a cui destina l’8xmille sono le opere di carità, le attività di culto e pastorale e infine il sostentamento dei sacerdoti.
L’8xmille alla Chiesa Cattolica: quando un numero diventa un progetto che porta il nostro nome
L’8xmille è quindi uno strumento fondamentale per aiutare la Chiesa a portare avanti progetti sociali e umanitari. Gli esempi sono numerosi in tutto il Paese. A Reggio Emilia esiste la Locanda di San Francesco, un condominio sociale per persone in difficoltà abitativa. A Roma Casa Wanda è un centro per malati di Alzheimer. In un momento in cui gli episodi di donne vittime di violenza stanno tragicamente aumentando, a Foggia la Casa di Accoglienza Madre Teresa di Calcutta sta diventando un rifugio sicuro per donne o giovani madri che dopo essere state traumatizzate dagli abusi sono costrette a scegliere la strada per poter sfuggire alle angherie dei loro aguzzini. La Casa di Accoglienza è stata ristrutturata grazie ai 30.000 euro provenienti dall’8xmille devoluto alla Chiesa Cattolica e accoglie quattro giovani mamme con i loro figli che hanno trovato una strada per poter tornare a vivere con dignità e rispetto.
8×1000 sono solo numeri. La firma per l’8xmille invece è un gesto che può cambiare la vita al prossimo e offrirgli una speranza.