Un ventunenne strega l’Europa con un corto sulla sostenibilità
Le cronache degli ultimi mesi hanno evidenziato come i giovani e i giovanissimi si siano appropriati delle lotte ambientaliste poiché “non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”.* A suo modo si è mosso anche l'ungherese Levente Galambos che con i suoi 21 anni è riuscito a vincere il concorso #EUandME lanciato nel 2018 dall'Unione europea proprio nella categoria sostenibilità.
Il potere di un carillon
Il suo cortometraggio, Hidden Values (Valori nascosti), è stato realizzato con Gergő Simon, un copywriter laureato in Legge, che ha supportato Levente come aiuto regista. Non è un documentario sui grandi cambiamenti climatici, su zone desertiche e animali in via d'estinzione, o su isole e mari devastati dalle masse di plastica. Il suo è un racconto di relazioni, di quelle profonde tra padri e figli e di quelle linee sottili che le tengono insieme. È la storia di un padre molto impegnato sul lavoro che sente di non essere abbastanza presente nella vita della figlia. E quando il gioco preferito si rompe, qualcosa rompe anche la relazione. Ma tutto si aggiusta, prima o poi. Con la delicatezza e semplicità di un carillon Levente Galambos dipinge l'arte del riparare e dell'aggiustare relazioni e oggetti sottolineando come sia prezioso rimettere in circolo preziosi legami, ma anche prodotti usati. La stessa arte che i giapponesi utilizzano per riparare la ceramica e che chiamano kintsugi: un'arte antica e complessa che utilizza l'oro, un materiale prezioso, per riparare dei cocci di ceramica e non una semplice colla.
Perché forse è così che si deve fare: ciò che si rompe diventa ancora più prezioso quando lo si aggiusta.
Un self maker del cortometraggio sotto lo sguardo di Zaida Bergroth Levente è sicuramente un giovanissimo, ma con una carriera che sta decollando anche grazie a questo concorso. Studia ingegneria meccanica all'Università di tecnologia di Budapest ma lavora anche in una società di produzione come cameraman e addetto al montaggio. L'approdo alla regia è tutta farina del suo sacco: ha iniziato girando alcuni video con degli amici e poi ha partecipato a un concorso giovanile girando un cortometraggio di 10 minuti. Dopo questa prima esperienza ha cominciato a partecipare ad altre manifestazioni vincendo il premio del pubblico al festival cinematografico giovanile "Abgedreht!". In questa esperienza europea è stato affiancato dalla finlandese Zaida Bergroth, una professionista della cinepresa che ha diretto anche un suo cortometraggio proprio sull'ambiente: Oona, dal nome della teenager protagonista che si addentra con i suoi occhi freschi in un mondo selvaggio (e protetto, grazie all’UE) dove si incontrano ancora gli orsi bruni.
E se, come sostenuto nel cortometraggio di Galambos, ciò che si ripara diventa più prezioso, allora decidersi finalmente di “riparare” il nostro pianeta lo farà diventare ancora più prezioso.
I cortometraggi sono disponibili sul sito web della campagna #EUandME (europa.eu/euandme).
* Citazione tratta dal Discorso di Greta Thunberg a Katowice in Polonia, in occasione della 24° Conferenza delle Parti sul clima nel dicembre 2018.