Tutto quello che non sapevi sulla sostenibilità a tavola
La sostenibilità è una delle sfide più importanti del terzo millennio, ma è così ricca di implicazioni che rischia di diventare una parola vuota se non la si accompagna con gesti concreti. Stare dentro questo parametro – vitale per la sopravvivenza stessa della nostra specie – comporta il dovere di rispettare tutte le risorse del Pianeta, dall’acqua all’aria, dalla terra ai diversi elementi che la compongono.
Rispetto delle risorse del Pianeta e zero sprechi: gli obiettivi green
È nel nostro interesse, infatti, consolidare delle buone abitudini quotidiane per evitare lo spreco di risorse, per ridurre l’inquinamento e anche per prendersi cura del Pianeta che ci ospita. Per ridurre le emissioni di gas serra si può iniziare anche da piccoli gesti come quello di controllare di spegnere le luci, non lasciare i dispositivi elettrici in stand by, abbassare il termostato del riscaldamento, preferire la bicicletta o le camminate ed evitare di sprecare acqua potabile. Soprattutto nel campo agroalimentare assistiamo a una maggior sensibilizzazione sul tema della sostenibilità: da una parte, infatti, incombe il rischio della perdita di terreno fertile nei prossimi anni – secondo la Fao, infatti, è probabile che circa il 90% del suolo fertile terrestre entro il 2050 sarà a rischio a causa dell’erosione, del cambiamento climatico e dell’inquinamento -, dall’altra si evidenzia ancora la tendenza allo spreco alimentare. Dai dati raccolti nel report “Il caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability sembra che, nonostante un miglioramento rispetto all’anno precedente, riusciamo a gettare una media di 524,1 grammi a persona a settimana, raggiungendo i 27.253 kg annui. Allo spreco domestico, poi, si aggiunge quello della filiera. Sicuri che non possiamo fare di meglio e impedire che la sostenibilità diventi una parola vuota?
Il Gioco è a Tavola: un game show per divertirsi e imparare
Per ricordarci quanto il tema rientri nella nostra quotidianità Mutti, da tempo impegnata per promuovere il valore della sostenibilità, ha realizzato e pubblicato sul suo canale YouTube un game show di 5 puntate dal titolo "Il Gioco è a Tavola. Tutta la verità sulla sostenibilità". Il format è molto originale: si tratta di uno show che vede la partecipazione di personaggi noti al grande pubblico come Giovanni Storti, Daniela Collu, Brenda Lodigiani ed Edoardo Franco. Sono proprio questi ultimi che, invitati a cena da Giovanni, partecipano a un gioco dove devono dar prova delle loro conoscenze in fatto di sostenibilità rispondendo a domande e muovendosi agilmente tra ingredienti segreti, imprevisti e simpatiche gag.
Risparmio idrico, filiera corta e biodiversità: i temi scottanti dell’agroalimentare
Nella prima puntata, per rompere il ghiaccio, ecco il cast alle prese con la preparazione di un aperitivo con un modo alternativo e sostenibile per mantenersi freddo. Questa è l’occasione per porsi domande serie sullo scioglimento dei ghiacciai e sull’importanza di preferire comportamenti adatti per tutelare una risorsa non infinita come l’acqua. La seconda puntata verte sul tema della filiera corta, della biodiversità e dell’impatto del cibo sull’ambiente. Perché i frutti esotici in Italia non mantengono il gusto che dovrebbero avere? Edoardo sembra avere la risposta perfetta che lascia di stucco lo stesso Giovanni. Ma una domanda tira l’altra e il gioco continua a stimolare la discussione non appena si affronta l’origine di un prodotto così prezioso come il miele, realizzato con molta fatica dalle api. A proposito, quanta distanza ricopre un’ape per produrre il miele? Se non lo sapete è un motivo in più per guardare la seconda puntata del game show.
I piatti della tradizione tra buonsenso, stagionalità e rispetto del territorio
La terza puntata si concentra sul piatto forte della serata: il primo piatto. E come ogni italiano che si rispetti, Giovanni punta su un piatto della tradizione (la parmigiana di melanzane secondo la ricetta della mamma di Aldo), che apre il dibattito sui temi del rispetto del territorio, delle tradizioni culinarie di famiglia e della riscoperta delle radici. Edoardo racconta di come ha rivisitato un piatto tipico delle sue zone, mentre Giovanni utilizza una modalità innovativa per cuocere un ingrediente della prima portata. Quale sarà?
Tutto fa brodo: nella quarta puntata si parla di upcycling o di cacciucco?
È arrivata la quarta puntata con il suo carico di simpatia. I concorrenti si sfidano a colpi di dadi, mentre si arriva alla seconda portata: è il momento del cacciucco. La famosa zuppa, che nasce come piatto povero realizzato col pesce invenduto e fresco, ci invita a riflettere sullo spreco alimentare, sul fatto che si può aprire il frigorifero e la dispensa e creare una ricetta semplice, ma gustosa, con gli ingredienti di cui si dispone. “Tutto fa brodo”, titolo della puntata, permette agli ospiti di parlare di riuso delle materie prime, di raccolta differenziata per atterrare poi nel mondo dell'upcycling e fare un accenno ad alcuni cibi che possono essere considerati “amici” del riciclo.
Giovanni conduce con ironia lo show, ma anche i suoi ospiti non sono da meno, allo stesso tempo divertendosi e imparando cose interessanti sulla sostenibilità a tavola. La quinta puntata uscirà tra pochi giorni e concluderà il gioco facendoci scoprire il vincitore o la vincitrice.