Tutte le cose che può fare una persona sordocieca
Anche se spesso le disabilità sensoriali visive e uditive ci sembrano ostacoli insormontabili, le aspirazioni, i sogni e le abitudini di chi le vive sono proprio quelle di ognuno. Per chi non vede e non sente ci sono di certo difficoltà in più ma, con il giusto supporto, è possibile non scoraggiarsi e, anzi, raggiungere risultati incredibili. In molti studiano e leggono attraverso il braille, un metodo di lettura e scrittura tattile a rilievo, formato da una combinazione di numeri codificati in tutto il mondo. Non solo, ormai sono diffusi i device con gli assistenti vocali, che rendono più facile la lettura delle pagine web e dei post sui social network. Con l'impianto cocleare è poi possibile ripristinare l'udito, così da poter navigare anche tra i contenuti audio e video.
Conoscere nuove culture, socializzare e godersi l'adrenalina di un viaggio è possibile anche per chi non vede e non sente, così come fare movimento fisico e dedicarsi agli sport. Nell'immaginario comune è facile considerarle sfide impossibili quando si relazionano alla sordocecità, invece, è essenziale fornire a tutti le stesse opportunità per godere del mondo senza più alcuna barriera. Nel caso dei viaggi, basta prendere qualche accortezza per renderli più semplici: ad esempio, comunicando allo staff dell'aeroporto o della stazione i propri bisogni, oppure dotandosi di un segnalatore acustico per il bagaglio così da individuarlo più facilmente. Lo sport, poi, è una vera valvola di sfogo e una fonte immensa di gioia per chiunque lo pratichi, anche al buio! Le persone sordocieche praticano non solo nuoto o calcio a cinque, ma perfino tiro con l'arco e arrampicata.
Comunicare è un bisogno atavico di ogni essere umano, non può che essere lo stesso per le persone sordocieche, per questo è importante dar loro voce e metterle al centro del dibattito. Sfatare i falsi miti che ruotano intorno alle disabilità sensoriali è il primo passo per costruire una società più inclusiva, pronta ad accogliere e soddisfare i bisogni di tutti. La Lega del Filo d'Oro vuole da quasi 60 anni essere “un filo prezioso che unisce le persone sordocieche al mondo esterno”, attraverso l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle loro potenzialità residue. Ogni persona ha capacità e problematiche differenti: dopo una valutazione iniziale accurata, si costruisce un percorso specifico e personalizzato che prevede attività di riabilitazione sensoriale e lo sviluppo delle competenze motorie, cognitive, comunicative e sociali, così da accompagnare la persona con disabilità verso l’inclusione sociale. In questo percorso, è coinvolta anche la famiglia che diventa un supporto attivo. Il più grande ostacolo per le persone sordocieche, infatti, non è la loro disabilità, ma il sentirsi escluse, rinunciando a una vera e propria vita di comunità: così, la Lega del Filo d’Oro le prende per mano e, insieme a equipe di specialisti e volontari presenti in tutta Italia, le aiuta a superare qualsiasi barriera (oggi, infatti, è presente in 10 regioni italiane con centri residenziali e sedi territoriali). Perché possa continuare a farlo, è fondamentale il supporto delle donazioni regolari, che permettono alla Fondazione di garantire servizi qualificati a chi non vede e non sente. Diventare un donatore regolare (come privato o come azienda) significa scegliere di restare vicino alle persone sordocieche ogni giorno dell’anno: sicuramente, per il 2023 appena iniziato, un proposito buono, facile e sicuro. Adotta un mondo di sì!