Transizione energetica e capitale umano: il cambiamento vincente

Il cambiamento nel settore energetico sembra capitare proprio nel momento in cui sta cambiando anche il lavoro: nuove carriere, nuove competenze e nuove organizzazioni del lavoro per le nuove generazioni, più consapevoli delle proprie scelte lavorative e alla ricerca di ambienti positivi, accoglienti e sfidanti. Tutto quello che offrono le aziende più avveniristiche proprio come quelle del settore energetico.
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Se c’è un settore in totale rivoluzione è proprio il settore energetico. Gli obiettivi dell’Europa sono chiari: raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 la porrebbe come primo continente al mondo carbon-free e consentirebbe di accelerare proprio il processo di decarbonizzazione. Ma questa fase necessita di risorse specifiche che riescano ad accompagnare il cambiamento e di aziende lungimiranti tese al futuro.

I profili più richiesti nei prossimi anni

Sebbene in Italia ci sia una forte richiesta di nuove risorse lavorative (per il periodo 2023-2027 si registra un fabbisogno occupazionale complessivo di circa 3 milioni e 800mila unità*), la questione sta proprio in quali settori. Grazie agli investimenti del PNRR e agli obiettivi dell’Europa, della transizione ecologica e della trasformazione digitale, i profili più richiesti sono quelli della green economy (il PNRR, infatti, prevede una spesa per gli investimenti del 37%). Le competenze più ricercate nel breve e medio termine, infatti, saranno quelle legate a questi ambiti e saranno tutte riferite a una formazione medio-alta.

Che cosa vuoi fare DI grande?

In questo contesto non sorprende che Eni, una delle aziende guida nella transizione energetica, per realizzare gli obiettivi cruciali come la decarbonizzazione, la diversificazione ed espansione del business e l’introduzione di nuove logiche di innovazione tecnologica e digitale, sia alla ricerca di figure strategiche nuove e molto competenti. Investire sul capitale umano è una strategia fondamentale per lo sviluppo del futuro. Proprio per questo, Eni ha rilanciato la campagna “Cosa vuoi fare DI grande?”, volta ad attrarre nuove figure professionali ma anche a dar valore alle aspettative e ai sogni di chi è pronto a raccogliere certe opportunità. È quel “DI” a fare la differenza, a porre l’accento sul cambiamento che l’azienda vuole guidare grazie alle migliori risorse, ma anche sul valore delle persone, sulle loro aspirazioni che diventano l’energia più grande di una società.

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Le risorse adeguate per disegnare il futuro in Eni

Per evolvere e trasformarsi Eni è alla ricerca di persone laureate in discipline STEM e anche di professionalità con percorsi post-lauream di alta formazione da inserire in ambiti come circular economy, mobilità sostenibile, ricerca e sviluppo, data science (modellistica e machine learning) e ccus&forestry. Le competenze richieste sono sicuramente molto tecniche, innovative e fortemente digitalizzate, ma non ci si ferma lì. Servono anche skill trasversali come l’attitudine a una comunicazione efficace, la capacità di assumersi responsabilità, di essere proattivi di fronte alle difficoltà, coerenti e affidabili. Sono anche queste le qualità indispensabili per ridisegnare il futuro. Welfare, formazione e contesto positivo: il sogno dei giovani professionisti Ma cosa attrae oggi le risorse migliori? Le nuove generazioni sono alla ricerca di un luogo di lavoro dinamico, stimolante e inclusivo, che offra la possibilità di vivere un’atmosfera internazionale e di muoversi oltre confine, ma che punti anche alla conciliazione lavoro e famiglia. I giovani sono sensibili al welfare, alla flessibilità di orario e allo smart working: tutti approcci che Eni sostiene e che permettono uno stile di vita sostenibile e il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro. Altra richiesta attrattiva è la Formazione: il “Continuous Learning” è garantito dal centro di competenza interno Eni Corporate University che offre numerosi corsi di formazione per i dipendenti e alcuni Master per giovani laureati con borse di studio. Ai giovani è riservata un’attenzione ulteriore: Eni ha previsto un supporto economico nella ricerca di una soluzione abitativa, sostegno (anche economico) nell’iscrizione al fondo previdenziale contrattuale nei primi due anni, prestiti a tasso agevolato e, a breve, anche un servizio di prestito per acquisto della prima casa. A sostegno della genitorialità, anche la possibilità di rimborso di parte delle spese scolastiche e della baby sitter. Apprezzati anche la possibilità di iscriversi in palestra a prezzi vantaggiosi e la scontistica per i mezzi pubblici.

* fonte:

https://eures.europa.eu/living-and-working/labour-market-information/labour-market-information-italy_it

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