Staycation o flexcation? L’importante è viaggiare
Quest’anno, per tanti versi, molti lo hanno definito “da dimenticare”: complicato soprattutto per fare programmi (e sogni), ci ha lasciato – oltre a un senso diffuso di instabilità – anche tanta voglia di evasione. In molti, infatti, hanno dovuto rinunciare ai propri “giri” per il mondo, a spostarsi poiché colpiti a più riprese dal lockdown e dai periodi di stop, tanti altri hanno cambiato i propri programmi a causa del lavoro. Ma l’urgenza del viaggio, con il benessere e la serenità ad esso associati, è rimasta – pur se con una nuova prospettiva.
La risposta dei viaggiatori all’instabilità
Già, la prospettiva. L’idea del viaggio si è riempita di dimensioni altre, a rappresentare non solo il desiderio di visitare nuovi posti e conoscere nuove realtà, ma anche di vivere diversamente, e altrove, il proprio quotidiano. Questo è uno dei lasciti dell’ultimo anno. Cambiare angolazione, sguardo, finestra da cui guardare il mondo: non sempre quella del proprio studio. La staycation è diventato un nuovo modo di approcciarsi alla vacanza: ossia la possibilità di lavorare o di seguire lezioni e corsi (universitari o scolastici, attraverso la DAD) in altri luoghi del Paese e quindi “staccare” dopo lo smart working. La staycation ha permesso di evitare i viaggi “mordi e fuggi” e di allungare le vacanze – spendendo anche un po’ di più. Questo è uno dei risultati del sondaggio che Vrbo, sito di case vacanze adatte alle famiglie, ha realizzato in 8 paesi, intervistando nel mese di ottobre 8mila famiglie di viaggiatori, per comprendere cosa è cambiato nel modo di viaggiare e quali trend ipotizzare per il 2021.
Outdoor, rimborsi e “fai-da-te”
Iniziamo con una nuova concezione di viaggio, appunto, che si affida meno al supporto delle agenzie per conciliare il desiderio di “controllare” meglio l’instabilità dovuta alla pandemia: il 42%, infatti, farà più caso alle politiche di cancellazione e rimborso, mentre il 37% degli intervistati preferisce organizzare un viaggio in autonomia e il 34% scegliere una destinazione outdoor per il prossimo viaggio, rispetto al 32% che opterà una destinazione mai vista prima.
Proprio l’outdoor è uno dei trend più in crescita per il prossimo anno: la ricerca della pace e del benessere coinvolge il 61% degli intervistati che vorrebbe cimentarsi con attività all’aperto come la pesca, l’hiking o lo sci. Gettonatissime sono le mete family friendly come Canazei (a questo proposito può essere interessante consultare la selezione di proprietà in Trentino Alto Adige), Bardonecchia (Piemonte), Roccaraso (Abruzzo), Courmayeur (Valle d’Aosta), Cortina d’Ampezzo (Veneto) e Bormio (Lombardia). Con Vrbo è più facile comporre il puzzle della propria vacanza: le idee di viaggio proposte sul portale faranno anche al caso dei più indecisi.
On the road, il trend inaspettato
Tornando ai nostri risultati, se l’88% degli intervistati prevede di spendere un po’ di più rispetto a quanto avrebbe previsto un anno fa, un po’ per allungare le vacanze magari non fatte, un po’ per la staycation, un po’ per avere spazi più ampi (la richiesta di case vacanza con almeno 4 camere è aumentata del 61% e con più di 5 camere del 142%) e un po’ per realizzare il viaggio della vita (48%), è il viaggio on the road che è esploso – sia durante l’estate 2020 sia tra i desiderata del futuro. La flexcation ha coinvolto molte persone ed è stata apprezzata dal 78% degli intervistati, tanto che il 48% ha detto che la rifarebbe e il 39% ha dichiarato che ha trovato questa vacanza in movimento con l’auto rigenerante. Un modo per raggiungere destinazioni meno conosciute, dilatare i tempi e, perchè no, anche svolgere il proprio lavoro da un portatile… on the road. Certo, sempre assicurandosi di restare connessi.
Non resta che prenotare la propria casa vacanza affidandosi ai consigli di un vero esperto: quelli adatti a ogni gusto e ogni tendenza!